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VOLETE PROVARE? – Ecco come smettere di bere caffè

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MILANO – Per molti italiani rinunciare al caffè è sicuramente un’impresa ardua, se non addirittura impossibile. Per altri il solo invito a smettere può suonare come una provocazione. Ma c’è anche chi la pensa diversamente perché nonostante un
consumo moderato non rappresenti un rischio per la salute, molti sono i buoni motivi per abbandonare questa bevanda.

Dosi eccessive di caffeina possono infatti indurre il corpo a rispondere con nervosismo, ansia, insonnia, disturbi allo stomaco, sbalzi di umore e persino problemi cardiaci, senza contare che diversi hanno dimostrato come bere caffè aumenti le probabilità di sviluppare tumori della vescica e del canale urinario del 20%.

Un consumo elevato di caffè espone l’organismo a diversi rischi, molti dei quali connessi al sistema digerente, per via dell’elevata acidità dei succhi riversati nello stomaco (ecco perché il caffè è controindicato se si soffre di ulcera, gastrite o reflusso gastroesofageo).

A tutti questi motivi va aggiunto il fatto che nel corso delle fasi di raccolta e produzione del caffè vengono possono essere usati prodotti chimici assai pericolosi, tra cui pesticidi, solventi a base di petrolio e altri agenti chimici.

Quanto caffè?
Se eliminare del tutto il caffè potrebbe essere, per alcuni soggetti, un’impresa ai limiti dell’impossibile, un ottimo traguardo sarebbe quello di ridurne sensibilmente le quantità.

Un limite ragionevole è di 300 milligrammi di caffeina al giorno: un espresso fornisce mediamente 60 mg di caffeina, mentre quello della moka ne fornisce 85, ma occorre tenere presente che la caffeina è presente in oltre 60 specie vegetali, tra cui il cioccolato ed il tè.

Alla luce di queste considerazioni, sono accettabili 3 tazzine al giorno, o 4 nei soggetti dalla costituzione fisica più robusta.

Buoni motivi per dire addio al caffè
Consumare caffè in quantità abbondanti può figurare tra le principali cause di cancro al pancreas e infarto. – Coloro che bevono molte tazze di caffè al giorno accusano carenze di calcio e altri minerali, a causa degli acidi prodotti dalla digestione del caffè.
Un consumo anche moderato di caffè può contribuire ad alzare il livello di colesterolo nel sangue.
Assumere caffè in gravidanza può favorire il rischio di aborto spontaneo o malformazioni al feto.
L’acido contenuto nel caffè può arrivare a danneggiare i villi intestinali, compromettendo l’assimilazione dei cibi.
Ulteriori rischi associati al consumo di caffeina: ipertensione, carie, indebolimento delle ossa, iperattività e/o incapacità di concentrarsi, ipoglicemia, disidratazione del corpo ecc.

Astinenza da caffeina
Forse pochi sanno che il motivo per cui, dopo un intervento chirurgico, molti pazienti si svegliano dall’anestesia con il mal di testa è dovuto all’astinenza da caffeina. Per queste persone, basterebbe continuare senza caffè per un paio di giorni per arrivare a non averne più bisogno.

Per chi assume caffeina con regolarità, l’astinenza inizia molto presto, tra le 12 e le 24 ore dopo l’ultima volta. Ecco perché per molti il caffè del mattino è praticamente irrinunciabile, in quanto allevia gli effetti dell’astinenza.

A causare l’astinenza è lo stesso processo dietro all’astinenza da altre sostanze, in pratica il nostro sistema richiede al cervello di interagire direttamente con la caffeina e quando si smette di assumerla, il corpo reagisce con mal di testa, depressione, stanchezza, irritabilità, nausea e vomito.

Un aiuto al portafoglio
Considerando il costo di un caffè al bar, mediamente 1 euro, scegliendo di smettere di bere caffè, si potrebbe arrivare a risparmiare fino a 40/50 Eur al mese, una cifra considerevole che potrebbe così essere destinata ad altre spese.

Caffè nemico del fegato
La caffeina non è così facile da digerire e induce il fegato ad un lavoro extra, dovendo impiegare tutti gli enzimi per elaborare la caffeina: così facendo gli enzimi vengono meno ad altre funzioni, come ad esempio l’eliminare altre sostanze dannose per il corpo, che in questa maniera troverebbero invece il via libera.

Dire addio al caffè per dormire meglio
Chi non ha sentito dire, almeno una volta, che sarebbe meglio evitare di bere caffè dopo cena? Ebbene, a supporto di questo saggio consiglio sta il fatto che la caffeina interferisce seriamente con il sonno, impedendo all’organismo di riposare adeguatamente.
Coloro che hanno un sonno leggero o sono soggetti a frequenti risvegli nel corso di una notte, dovrebbero eliminare il caffè dalla propria dieta, soprattutto nel pomeriggio o sera.

Un ostacolo alla fertilità
Alcuni studi hanno dimostrato come un consumo eccessivo di caffeina ostacoli il concepimento in coloro che desiderano avere un figlio. Per poter intraprendere una gravidanza una donna deve avere una certa quantità di un ormone chiamato progesterone. Le ghiandole surrenali producono un altro ormone chiamato cortisolo, che viene speso dal corpo nei momenti di stress. Se le ghiandole surrenali sono impossibilitate a produrre cortisolo, il corpo si servirà del progesterone, e senza il progesterone, il concepimento sarà molto difficile.

Caffeina nemica della felicità
La caffeina viene spesso chiamata in causa quando si accusa un senso di depressione, in quanto essa uccide i neurotrasmettitori nel corpo, fondamentali per apportare un senso di benessere e felicità.
Le persone che soffrono di depressione hanno livelli molto bassi di serotonina, e la caffeina è in realtà uno dei principali soppressori di serotonina.

Come affrontare la “disintossicazione” da caffè
Ridurre o addirittura smettere di bere caffè è indubbiamente difficile. L’approccio migliore è quello di diminuire gradualmente la quantità, anche per evitare spiacevoli effetti connessi ad un’interruzione brusca di una sostanza intossicante, tra cui mal di testa, costipazione e sonnolenza.

Nella delicata fase di transizione si può trarre grande beneficio dall’assunzione di bevande a base di orzo o di altri cereali, o, in alternativa, bevande sostitutive acquistabili nei negozi biologici, come ad esempio il caffè yannoh.

Per calmare il nervosismo tipico del periodo di disintossicazione, si può ricorrere ad un efficace rimedio, mescolando un cucchiaino di polvere di carruba in una tazza di acqua calda.

Trovare un diversivo
Smettere di bere caffè può rivelarsi ancora più arduo in quei momenti in cui si era soliti consumarlo, quei momenti in cui per nulla al mondo si sarebbe rinunciato a gustarsi una tazzina.
Proprio in quei momenti è fondamentale trovare un diversivo, un’ancora di salvezza cui aggrapparsi per non cadere in tentazione: può essere mangiare un dolce o una caramella, chiamare un amico fidato, qualsiasi cosa si reputi abbastanza coinvolgente da distogliere dal desiderio di bere caffè.

Via libera al tè verde
Sebbene il gusto sia totalmente diverso, un buon modo per placare l’astinenza da caffeina, è quello di sostituire il caffè con il tè verde, i cui benefici sono innumerevoli. Considerata una delle bevande più benefiche in assoluto, il tè verde è un vero e proprio toccasana per l’organismo, e innumerevoli sono le sue virtù, tra cui un’alta concentrazione di preziosi antiossidanti che combattono i radicali liberi e proteggano dall’invecchiamento precoce.

La buona notizia per coloro che vedono nel caffè un ottimo modo per rimanere svegli è che anche il tè verde contribuisce a rendere più pronti e reattivi. Se da un lato la caffeina, noto stimolante, aumenta di fatto la concentrazione di neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina migliorando l’umore e i tempi di reazioni, il tè verde fa ancora di più: esso contiene infatti anche l’aminoacido L-teanina, con interessanti effetti anti-ansia e che, in combinazione con la caffeina, migliora nettamente le funzioni cerebrali.

Acqua, un alleato indispensabile
Bere molta acqua è un’abitudine assai preziosa nel processo di disintossicazione da caffè, in quanto aiuta il corpo a mantenersi idratato.

La caffeina è un diuretico che può indurre a perdere peso attraverso l’eliminazione dei liquidi. Gli effetti sono lievi in coloro che consumano caffeina con moderazione, ma nei caffè-dipendenti gli effetti possono essere dannosi, causando la disidratazione, con tutto ciò che essa comporta. Ecco perché è importante bere almeno due litri di acqua al giorno.

 

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