Mentre il settore della ristorazione ha difficoltà ad attirare la clientela, la catena americana di caffè promette di continuare a crescere in doppia cifra grazie ad una evoluzione del modello di business e all’espansione sui mercati globali.
Le famiglie, anche in America, mangiano fuori casa meno di un tempo, ma questo trend non tocca Starbucks.
A differenza delle altre catene di ristorazione, che negli Stati Uniti fanno fatica a mantenere alto il traffico nei loro ristoranti, i punti vendita del gruppo continuano a registrare un aumento delle vendite e questo dimostra il successo della strategia aziendale.
Il segreto del successo
Starbucks è riuscita a ritagliarsi una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic Moat) grazie alla sua capacità di costruire uno tra i marchi di più alto valore al mondo e di realizzare elevate economie di scala.
Questi due elementi le hanno garantito finora la possibilità di vendere i propri prodotti a prezzi più alti e di ammortizzare il peso dei costi operativi riuscendo a mantenere nel tempo una redditività del capitale superiore alla media.
Inoltre, negli ultimi anni il management ha adottato delle misure che a nostro avviso le permetteranno di continuare a tenere a distanza la concorrenza.
Le novità introdotte sono state molte: la maggiore innovazione nel menu, la diversificazione del formato dei suoi punti vendita (da quelli più piccoli che servono solo bevande a quelli di formato cosiddetto premium), l’allargamento della gamma di cibo offerto (inserendo anche le proposte per pranzo e cena), la modalità di pagamento con dispositivi mobile e la consegna a domicilio.
“Starbucks è solo all’inizio del suo processo di crescita di lungo termine che passa per lo sviluppo di nuovi canali di vendita, la diversificazione del marchio e l’espansione della sua catena di negozi su scala mondiale”, dice R.J. Hottavy analista azionario di Morningstar.
Le previsioni degli analisti
Dicono gli analisti: “Siamo convinti che l’azienda riesca a replicare il suo modello vincente anche in altre aree. In particolare in Cina, India, Giappone e Brasile, dove a nostro avviso il gruppo ha un potenziale di crescita enorme. Siamo ugualmente convinti che ampi margini di espansione ci siano anche sul mercato interno, soprattutto grazie alla diversificazione dei punti vendita”.
Le previsioni per i prossimi cinque anni sono per un fatturato in aumento a un tasso medio del progresso medio del 12,5%