MILANO – Alla forte ripresa dei raccolti registrata nel corso del 2013 dalla Colombia ha contribuito anche un consistente incremento della produttività, passata da 11,1 sacchi/ha nel 2012 a 14,1 sacchi/ha l’anno passato.
Tali risultati – osserva Fedecafé in un comunicato – hanno consentito alla Colombia di riappropriarsi del terzo posto nella graduatoria dei massimi produttori mondiali di caffè, perso negli anni precedenti a favore dell’Indonesia.
Va ricordato – scrive ancora la Federazione – che a seguito delle anomalie climatiche indotte dal più recente fenomeno Enso (El Niño e La Niña), la Colombia ha intrapreso, dalla fine del decennio scorso, un’operazione di rinnovo colturale su larga scala, che ha portato alla sostituzione di 2,8 miliardi di arbusti nell’arco degli ultimi cinque anni.
Il tutto utilizzando prevalentemente nuove varietà selezionate resistenti alle avversità.
Parallelamente, la densità di impianto è stata incrementata in media dell’8%. Ciò ha consentito di ottimizzare l’utilizzo delle superfici coltivate favorendo una gestione agraria più redditizia e razionale, tanto nelle aziende di medio-grandi dimensioni, quanto nelle proprietà più piccole.
Questi cambiamenti strutturali hanno creato i presupposti per la ripresa produttiva in atto, che ha avuto ricadute positive, nonostante il forte calo dei prezzi, sull’intero pil agricolo colombiano.
“Il dato produttivo di 10,9 milioni di sacchi, registrato nell’annata appena conclusa, indica che stiamo risalendo ai livelli storici – ha dichiarato il direttore esecutivo di Fedecafé Luis G. Muñoz – La nostra infrastruttura produttiva è maggiormente preparata, rispetto a quella degli altri paesi produttori di caffè lavati, a far fronte alla complessa situazione attuale dei prezzi”.
L’età media delle piante è scesa da 12 a 8 anni. Enormi i progressi compiuti sul piano fitosanitario: in pochi anni, l’incidenza della ruggine del caffè e della scolite del caffè è scesa rispettivamente dal 33% al 4% e dall’8% al 2%.
Va inoltre tenuto conto dei 200 mila ettari rinnovati negli ultimi due anni, che diventeranno produttivi nelle prossime campagne caffearie: i margini di crescita ulteriore dei raccolti sono dunque notevoli.
“Assisteremo a un incremento della produttività che farà della Colombia un leader mondiale in termini di produzione e di redditività” ha concluso Muñoz.
Juan Valdez apre a San Salvador
Café de Colombia annuncia intanto l’inaugurazione del primo Juan Valdez Café nel Salvador. Il locale ha aperto i battenti la scorsa settimana nella capitale San Salvador, all’interno dell’esclusivo centro commerciale Galerías. I progetti a breve prevedono tre ulteriori aperture nell’arco del primo trimestre 2014.
“Il nostro arrivo a El Salvador segna una pietra miliare nelle strategie di espansione in America centrale – ha dichiarato Hernán Méndez, presidente di Procafecol, la società di Café de Colombia che gestisce il marchio Juan Valdez – Siamo certi che la qualità dei prodotti e del servizio ci varranno il favore della clientela”.
In Colombia sono operanti 180 caffetterie Juan Valdez, cui vanno aggiunti 65 locali attivi nel resto dell’America latina. Un’ulteriore ventina di locali è ripartita tra Spagna, Usa e Kuwait, dove la prima insegna Juan Valdez si è accesa non più tardi di due mesi fa.