domenica 22 Dicembre 2024
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COLOMBIA – Per i cafeteros (forse) un aiuto dal Niño

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MILANO – Il bambinello potrebbe dare una mano ai cafeteros. Il ritorno del El Niño, dato per probabile nella seconda metà dell’anno, potrebbe creare condizioni climatiche favorevoli per il caffè.

Lo ha dichiarato il presidente della Federazione colombiana dei produttori Juan Esteban Orduz parlando a margine della 103a Convention della National Coffee Association, che si è svolta lo scorso fine settimana a New Orleans.

“Le previsioni sono per un fenomeno Enso moderato, che porterebbe uno stress idrico benefico per gli arbusti – afferma Orduz – un breve periodo di siccità seguito da piogge favorirebbe la crescita di drupe e chicchi di dimensioni maggiori e sarebbe dunque addirittura auspicabile”.

Intanto, la Federazione ha annunciato una lieve correzione al rialzo della stima sulla produzione per l’anno in corso, che è stata portata a 11,4 milioni di sacchi, in ulteriore crescita rispetto ai 10,9 milioni del 2013.

La Colombia sta rapidamente riconquistando le quote di mercato perse in tempi recenti a causa dei cali produttivi registrati tra il 2008 e il 2012.

Durante tale periodo, i raccolti sono scesi nettamente al di sotto delle medie storiche, risentendo del clima sfavorevole e del proliferare della roya, ma anche degli effetti del piano di rinnovo colturale, che ha sottratto temporaneamente alla produzione centinaia di migliaia di ettari di piantagioni.

A partire dagli ultimi mesi del 2013, i produttori colombiani si sono riproposti aggressivamente sui mercati internazionali, forti anche della minore offerta di caffè lavati dagli altri paesi latino americani.

“Eravamo preoccupati dal modo in cui il mercato avrebbe potuto reagire a un nostro ritorno in forze – ha dichiarato ancora Orduz – Ma devo dire che i riscontri da parte dell’industria nord americana sono stati pressoché immediati, anche in ragione della diminuita disponibilità delle origini centro americane.”

L’export colombiano è cresciuto del 45% nel corso del 2013 ed è stato rivolto per circa la metà verso Usa e Canada.

Dieci anni di collaborazione con Nespresso

Con un evento “di grande impatto emotivo”, al quale hanno preso parte oltre 600 produttori provenienti da tutta la Colombia, Nespresso e Fedecafé hanno festeggiato dieci anni di collaborazione nell’ambito del Programma Nespresso AAA Sustainable Quality.

La cerimonia si è svolta nella città di Páramo, nella provincia di Santander, presenti il ceo di Nestlé Nespresso Marc Duvoisin e il direttore esecutivo della Federazione colombiana Luis G. Muñoz.

Varato nel 2003, in collaborazione con l’ong internazionale Rainforest Alliance, il Programma AAA Sustainable Quality di Nespresso si propone di alleare il fattore “qualità” ai principi di approvvigionamento responsabile delle risorse, stimolando progressi sociali e ambientali nelle aree di produzione del caffè.

A oggi, coinvolge oltre 56.000 agricoltori e l’80% del caffè Nespresso proviene da aziende agricole aderenti al programma.

Oltre i due terzi dei produttori di tutto il mondo partecipanti al progetto si trovano in Colombia. L’iniziativa è presente in sette province colombiane (Antioquia, Caldas, Cauca, Cundinamarca, Huila, Nariño e Santander), dove sono operanti altrettante filiere produttive denominate Nespresso cluster.

“Con questa cerimonia abbiamo voluto rendere un tributo al lavoro dei produttori e al loro impegno a coltivare caffè sostenibile. La Colombia produce caffè di altissima qualità: ha un modello di produzione, i partner locali e l’esperienza di cui abbiamo bisogno per essere sempre all’avanguardia e sviluppare nuovi prodotti” ha dichiarato Duvoisin durante l’evento.

Per l’occasione, Nespresso ha annunciato il lancio globale della linea Terroirs of Colombia, con due nuove origini – Cauca and Santander – che vanno ad aggiungersi alla numerose referenze colombiane già nella sua gamma.

Nespresso ha anche collaborato con Fedecafé nello sviluppo di Naora, un “late harvest” creato a partire dalla varietà Castillo.

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