MILANO – La Colombia si conferma un fattore di stabilità per il mercato mondiale del caffè. Secondo i dati del report annuale di Usda, la produzione di quest’anno si attesta a 14,3 milioni di sacchi. Per il 2021/22 è previsto un lieve calo, a 14,1 milioni, dovuto alle anomalie climatiche portate dalla Niña tra marzo e aprile, che hanno inciso negativamente sulla fioritura in alcune regioni.
Le particolarità climatiche e geografiche fanno sì che in Colombia la raccolta del caffè avvenga durante tutto l’arco dell’anno. Circa il 60% della produzione si concentra nella seconda metà dell’anno.
Anche in Colombia, lo scoglio del Covid è stato superato dal settore del caffè senza eccessivi patemi
Appena il 4% delle aziende ha registrato casi di positività. Mentre gli elevati prezzi interni hanno coperto le maggiori spese necessarie per applicare i protocolli di sicurezza. E si è ovviato alla carenza di manodopera straniera (soprattutto venezuelana) reclutando tra i numerosi lavoratori colombiani rimasti disoccupati a seguito della crisi.
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