di ANDREJ GODINA

La Colombia è conosciuta a livello internazionale quale uno dei maggiori
produttori di caffè arabica, lavorato con il metodo lavato e coltivato ad
altitudine elevate. Julio Cesar Idarraga è un piccolo produttore di caffè
che coltiva un prodotto certificato Rainforest Alliance e dall’Associazione
4C in un appezzamento di terra di appena 3 ettari.

Julio Cesar faceva l’ingegnere in una grande multinazionale e andato in pensione ha deciso con la moglie di acquistare un piccolo appezzamento di terra a circa due ore di
macchina a ovest della capitale Bogotà dove iniziare la propria finca che
aderisce all’Economia di Comunione del Movimento dei Focolari.

La piantagione comprata era dismessa ormai da 10 anni e il lavoro di Julio
Cesar è stato duro e impegnativo: per rendere eco sostenibile la piantagione
ha comprato alcune mucche, qualche capra, ha costruito un piccolo laghetto
per la depurazione delle acque usate per la lavorazione del caffè, ha
piantato tanti alberi da frutta che forniscono biodiversità, frutta da
vendere al mercato e ombra per le piante di caffè.

Vicino al piccolo impianto di lavorazione delle ciliegie con vasca di fermentazione costruito
artigianalmente c’è il lombricaio dove con la polpa delle ciliegie viene
prodotto un ottimo fertilizzante usato in piantagione.

La piccola serra con telo di plastica permette di asciugare uniformemente i chicchi in pergamino appena lavorati e di produrre così, nei due raccolti annuali, un totale di
quasi 20 sacchi di grano verde.

Questo tipo di incontri che si possono fare nei paesi di produzione del
caffè sono l’anima che spesso si cela dietro a piccole realtà
imprenditoriali di persone come Julio Cesar che credono nel lavoro che
fanno, preservano la biodiversità del loro paese e offrono al mercato un
caffè di qualità.

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