MILANO – Il rimedio alle coltivazioni di cocaina sta nelle piante del caffè. In Colombia, sostituire il primo prodotto con il secondo, potrebbe essere una soluzione alle azioni terroristiche delle Farc. Il cambiamento del tessuto sociale, passa dal chicco. Soprattutto l’evoluzione della figura femminile dal punto di vista professionale e familiare, ha fatto un ulteriore passo in avanti. Leggiamo la notizia completa dal sito ilmessaggero.it, dall’articolo di Franca Giansoldati.
Cocaina e il caffè: cosa ne pensa WordPress?
Chicchi di caffè e non foglie di coca. Grazie ad una coppia di imprenditori italiani si fa strada in Colombia un progetto gender equity per convertire gradualmente le immense coltivazioni di coca che fino a poco tempo fa erano nelle mani dei terroristi delle Farc. Adesso su una parte di queste terre ci sono coltivazioni di caffè – il migliore del mondo – destinato al mercato in Europa. Sembrava un sogno fino a poco fa.
Il progetto Oasis for peace è nato per rafforzare la parità di genere tra le comunità dei campesinos, aiutare le donne ad avere una loro autonomia e a dare un futuro diverso a quei bambini che erano sfruttati nelle coltivazioni di coca: i maschi venivano poi arruolati come “soldati” nei gruppi armati illegali. Le bambine, invece, erano costrette alla prostituzione minorile. Un inferno.