MILANO – È durata il modesto spazio di una giornata l’incursione del contratto “C” sopra la soglia psicologica del dollaro e 30 centesimi. Tutto è successo mercoledì. Alla ripresa, dopo la pausa per la festa nazionale del 4 luglio, il mercato newyorchese ha dato subito segni di vitalità spinto al rialzo dalle operazioni di ricopertura.
Ne è uscita una seduta vivace e in controtendenza rispetto agli altri mercati delle commodity, complessivamente in calo sotto l’effetto del dollaro in consolidamento.
Il benchmark è volato così a un intraday di 131,20 centesimi. Nonostante il ripiegamento finale, il contratto ha conservato quasi i due terzi dei guadagni chiudendo a 130 centesimi.
Positiva anche Londra, in ulteriore lieve ripresa, a 2.157 dollari (+8 dollari), in una seduta nuovamente caratterizzata da range ristretti.
Scenario inverso
La situazione si è nuovamente capovolta nella seduta di giovedì.
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