MILANO – L’OPEN SPACE sembra aver fallito. Lo spazio di lavoro aperto e condiviso non è più la risposta alla routine solitaria. Piuttosto ha ripercussioni considerevoli anche sulla produttività. La nuova soluzione per promuovere il cameratismo e migliorare il lavoro di squadre sta nei Coffice.
Coffice: gli uffici nei caffè
La futurologa Nicola Millard, esperta di dati, analisi e tecnologie emergenti ha previsto che i dipendenti diventeranno “operai con lo zaino in spalla”.
Ovvero si porteranno il lavoro sempre dietro. Armati di portatile o tablet, collaboreranno in piccoli team in caffè o coffice. Una via di mezzo tra un bar e un ufficio.
I grandi spazi condivisi, a conti fatti si sono rivelati deleteri
Questo secondo la Millard, esperta di innovazione tecnologica e “costumer experience” per la BT. Provider mondiale per servizi e soluzioni di comunicazione alle aziende.
I lavoratori a stretto contatto si bloccano. Come se fossero intrappolati in un ascensore. Nel suo intervento al New Scientist Live di Londra:
“Gli uffici open space sono un modello che non si adatta a nessuno. Siamo interrotti ogni tre minuti. Ci sono troppe distrazioni”.
L’open space penalizza gli introversi
Il problema è sentito soprattutto dai lavoratori introversi che lavorano meglio quando non sono disturbati. Insomma, un disastro su tutta la line. Tanto che la futurologa ne prevede l’imminente scomparsa.
Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato modi e tempi di lavoro. Connettività e flessibilità, ma soprattutto il nuovo approccio generazionale.
Queste sono le parole chiave per il futuro del mondo del lavoro. Non serve più una scrivania e un orario fisso dalle 9 alle 17. Basta uno zaino dove riporre il nostro pc.
Questo non significa necessariamente che tutti lavoreranno da casa.
Millard parla di luoghi ibridi e informali, i coffice
Potrebbero essere il corrispettivo dei nostri bar o le lobby di un hotel. Dove lavorare in piccoli gruppi in un ambiente rassicurante e tranquillo. Qui lo scambio di idee non degenera nel caos e nella confusione e la produttività cresce.
Improbabile la sostituzione delle macchine
“Le nuove tecnologie ci aiuteranno a fare i lavori sporchi, noiosi e pericolosi che non vogliamo fare. Ma è difficile per i robot replicare gli esseri umani.
Non hanno la destrezza, l’empatia, i sentimenti umani”, ha detto. In pratica, mentre noi lavoriamo al bar sorseggiando un caffè, il droide rimane in ufficio a fare le fotocopie.