MILANO – A due anni di distanza dalla messa in liquidazione e dal successivo paesaggio alla società londinese di investimenti immobiliari Arab Investments, Coffee Republic, la storica catena di caffetterie fondata nel 1995 da Bobby e Sahar Hashemi, volta pagina: nuovi interni per i locali (disegnati dal celebre designer Terence Conran), rinnovati programmi di espansione e una più efficace strutturazione della rete in franchising.
Il nuovo volto di Coffee Republic
Tappa simbolica di questo nuovo capitolo di sviluppo, l’apertura del flagship café, che si inaugura oggi a Londra, nella centralissima Tottenham Court Road.
Coffee Republic conta 135 locali (tra Regno Unito, medio oriente ed Europa orientale), di cui 90 costituiti da concessioni all’interno di negozi o hotel e ha recentemente concluso un accordo per l’installazione di distributori automatici in 450 stazioni di servizio della Shell.
Nei progetti futuri è prevista l’apertura di un’ulteriore ventina di caffetterie – come ha dichiarato di recente il chief executive della società Tariq Affara, che punta anche suoi nuovi interni più moderni e di tendenza (“i precedenti sembravano disegnati da un ragazzino” ha dichiarato in un’intervista) per sfidare frontalmente i colossi Costa Coffee, Starbucks e Caffè Nero, che detengono rispettivamente il 37%, 23% e 14% del mercato delle caffetterie a marchio in UK.
Uno sforzo volto anche a capitalizzare il perdurante buon momento dei coffee shop in terra britannica dove questa tipologia di esercizi ha registrato, l’anno scorso, a dispetto della crisi, un incremento delle vendite pari a quasi il 13% sfiorando i 2 miliardi di sterline di fatturato.
Un ulteriore exploit di Coffee Republic sarà l’apertura di un locale in cima a The Pinnacle, il grattacielo di 63 piani, che la società madre Arab Investments sta completando nel cuore di Londra e che sarà la caffetteria “a più alta quota di tutta l’Inghilterra”.