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Coffee Lab, il progetto di Coffee Square 33 che dà lavoro ai ragazzi disabili

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MILANO – Anche i ragazzi disabili fanno parte del mondo del lavoro e possono rendere la loro figura indispensabile per il buon funzionamento dei pubblici esercizi. Ne è un esempio un’iniziativa che condividiamo dal sito livornotoday.it, di Anita Calvano. Il progetto Coffee Lab, che, a partire dal Coffee Square 33, promuove l’inserimento lavorativo dei dipendenti con disabilità.

Coffee Lab, così i ragazzi “speciali” sono inseriti nel mondo del lavoro

Per le persone affette da disabilità, lavorare e rendersi indipendenti ha anche una funzione terapeutica e di inserimento sociale. È in quest’ottica che nasce il progetto “Coffee Lab”, promosso dalla Cooperativa Sociale Parco del Mulino. Nata oltre dieci anni fa all’interno della sezione livornese dell’Associazione Italiana Persone Down. Con lo scopo di creare opportunità di lavoro per persone diversamente abili e inserirle in contesti lavorativi.

Gianni Pietracaprina è stato il primo a rompere il ghiaccio

Con il suo periodo di formazione professionale al bar caffetteria Coffee Square 33 in piazza Attias. “Ogni due settimane arriverà un ragazzo nuovo che lavorerà con noi a contatto col pubblico e farà un periodo di pratica imparando il mestiere del barista”,. Così racconta il titolare dell’attività Luca Mosconi. Entusiasta come il resto dello staff di partecipare attivamente a questa iniziativa.

Un obiettivo impegnativo ed ambizioso quello di Coffee Lab

Che viene dopo una lunga attività di formazione. Il Parco del Mulino, infatti, negli anni ha realizzato tanti progetti tra cui un piccolo Bed and Breakfast con sei camere, un’area campeggio con ventisette piazzole; una pizzeria con ottanta coperti ed un grande giardino per l’estate.

In queste attività, e sul famoso ristorante Cà Moro. Realizzato a bordo di un peschereccio ormeggiato di fronte al monumento ai Quattro Mori, trovano impiego stabile dieci soci lavoratori svantaggiati della cooperativa sociale. Un grosso impegno quotidiano per i ragazzi coinvolti che si traduce in un vero e propio mestiere tagliato a misura sulle caratteristiche personali di ognuno di loro.“

Apripista: Coffee Square 33

Tra i principali promotori di questa iniziativa ci sono i titolari e lo staff tutto del bar Coffee Square 33 di Piazza Attias. Nel cuore pulsante della città. Da circa due settimane alcuni ragazzi disabili sono inseriti, a turno, all’interno dello staff. Con lo scopo di favorire una loro completa professionalizzazione ed integrazione in una compagine di elevata professionalità.

“I titolari Luca Mosconi e Stefano Trichilo sono grandi amici del Parco del Mulino. E credono fermamente nella formazione e nell’insegnamento ai ragazzi disabili – racconta il responsabile del progetto Marco Paoletti. – E volevano trasmettere questo spirito anche al resto dello staff che ha accolto Gianni. Sono certo accoglierà tutti gli altri, con entusiasmo e professionalità.

Perché lavorare a contatto con persone con difficoltà è un arricchimento per tutti. La bellezza di questo progetto è che ci dimostra, ancora una volta, che non esistono regole, nessuno è in grado di dare un limite a ciò che i ragazzi disabili possono fare e tutti navighiamo a vista. Ma con la consapevolezza che l’entusiasmo e l’adrenalina che vediamo nei ragazzi coinvolti sono un aspetto fondamentale”.

Coffee Lab, il progetto formativo

Il percorso didattico formativo durerà molti mesi e vedrà coinvolte alcune persone diversamente abili che saranno inserite nello staff del Coffee Square 33 nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato pomeriggio. Con turni di tre ore dalle 15 alle 18. Insieme alle persone che già lavorano nel bar, i ragazzi impareranno a svolgere le mansioni di gestione quotidiana del lavoro. Dalla caffetteria al servizio ai tavoli ed a tutte le operazioni necessarie alla conduzione del servizio.

Una grande opportunità di crescita e di integrazione

Che vedrà inserite persone disabili nella vita quotidiana della città, a pieno titolo e con la dignità della quale ogni persona deve godere. L’idea di fondo del progetto Coffee Lab è di riuscire a fondere, in maniera assolutamente sperimentale per la città di Livorno due aspetti che molto spesso sono incompatibili. Il lato produttivo tipico delle aziende che lavorano nel Commercio con una linea invece molto vicina la mondo del Sociale e del Civismo.

Con il progetto Coffee Lab, si vuole mandare a tutti un messaggio forse semplice ma di forte impatto

La disabilità non è e non deve essere un limite. Anzi all’interno di un contesto sociale come quello odierno una ditta come quella di Luca e Stefano, che decide volontariamente di dedicare del tempo prezioso a dare nuove competenze ai ragazzi del Parco del Mulino; deve essere un esempio da conoscere ed apprezzare per la grande sensibilità dimostrata. La speranza è che il bar Coffee square 33 faccia da apripista ad altre realtà e che in futuro altre ditte si propongano per far fare ai ragazzi esperienze preziose come questa.

I ragazzi coinvolti dall’associazione Parco del Mulino

Gli speciali baristi che potrete incontrare da giovedì a sabato pomeriggio sono Gianni Pietra Caprina, Giorgio Cetra, Giulia Voliani; Valentina Negrini, David Tornar; Paolo Faccenda, Federico Parlanti; Martina Volpe, Edoardo Moscato, Marco Visconti.

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