domenica 22 Dicembre 2024
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Lavazza su Prime video con il documentario Coffee Defenders

Alexandra Roca, la reporter di Coffee Defenders: “Questo documentario ha molti significati, ma il principale, a mio parere, è che il cambiamento deve avvenire dentro noi stessi: Johana ne è un vero esempio. Ho imparato molto da lei, grazie alla resilienza e alla tenacia che ha dimostrato. La sua capacità di sopravvivenza l’ha trasformata in una donna indipendente. Questo, per me, è ciò che emerge di più da questo film, è il suo significato più profondo”.

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MILANO – Lavazza produce il documentario “Coffee Defenders, a path from coca to coffee” disponibile sin da ora sulla piattaforma streaming Prime video in occasione della giornata mondiale dell’ambiente. Il documentario descrive una realtà scomoda segnata dalle guerriglie urbane e della lotta di Johana, la protagonista del documentario, per preservare la sua comunità. Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato sul portale R blogr.

Coffee Defenders, il documentario di Lavazza

MILANO – Una storia di speranza e di coraggio, quella di Johana, la protagonista del documentario “Coffee Defenders, a path from coca to coffee” realizzato dalla Fondazione italiana Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus in occasione della giornata mondiale dell’ambiente. Visibile sulla piattaforma Amazon prime video, attualmente in Italia, Stati Uniti e Regno Unito, il film è firmato dal regista Oscar Ruiz Navia, una delle voci più riconosciute del cinema colombiano contemporaneo.

“Coffee Defenders, a path from coca to coffee” mette a nudo una realtà scomoda, una vita difficile in un paese travagliato e segnato da guerriglie. Johana è una ragazza colombiana che perde ogni cosa durante il conflitto armato causato dalla guerriglia delle FARC nel suo Paese; rimanendo con fermezza e fierezza all’interno della sua comunità, nei territori che corrono lungo il Meta Colombiano, riesce a riappropriarsi della propria indipendenza anche grazie al conferimento, da parte del governo colombiano, di territori per le piantagioni di caffè confiscati alle colture illegali.

“In quel periodo si coltivava la coca” ricorda la protagonista Johanna: “Avevo paura, ma in fondo mi sono detta ‘Torno a casa, perché quella è la mia casa ed è rimasta abbandonata. Non mi importa, se mi vogliono uccidere ma devo tornare a casa mia’.

Un esempio di resilienza

In un viaggio attraverso l’emancipazione e la forza femminile, la protagonista del documentario svela la sua speranza e racconta il suo percorso di rinascita. Una storia di testimonianza, dalla Colombia fino al Costa Rica, quella che Johana e la reporter Alexandra Roca intraprendono tra i territori incontaminati del Sud America, in una lezione di coraggio e resilienza.

A riguardo, Alexandra Roca dice: “Questo documentario ha molti significati, ma il principale, a mio parere, è che il cambiamento deve avvenire dentro noi stessi: Johana ne è un vero esempio. Ho imparato molto da lei, grazie alla resilienza e alla tenacia che ha dimostrato. La sua capacità di sopravvivenza l’ha trasformata in una donna indipendente. Questo, per me, è ciò che emerge di più da questo film, è il suo significato più profondo”.

“La Fondazione Lavazza da quasi vent’anni è attiva con programmi di sviluppo sostenibile nei paesi produttori di caffè, a stretto contatto con i cafficultori e ispirata dal senso di responsabilità che permea la cultura di Lavazza verso tutte le comunità e i luoghi presso cui opera “, dichiara Mario Cerutti, chief institutional relations & sustainability officer di Lavazza. “Con questo documentario desideriamo raccontare una delle numerose storie dei protagonisti dei nostri progetti, attraverso un linguaggio contemporaneo e con un partner di eccellenza come Amazon”.

Sensibilizzare attraverso i media

Nel territorio colombiano di Meta, la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus è infatti attiva da più di dieci anni con programmi di sviluppo sostenibile, contribuendo alla ripresa di oltre cento famiglie di agricoltori.

Il documentario si inserisce nel progetto Lavazza “Coffee Defenders”, un’iniziativa che trae ispirazione dalle storie dei produttori beneficiari dei programmi della Fondazione italiana e mira al coinvolgimento e alla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità della coffee community.

L’oro nero rappresenta, ad oggi, un prodotto estremamente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici e necessita di programmi per la salvaguardia non solo ai fini del prodotto ma anche e soprattutto di tutela delle comunità.

Lavazza: un aiuto alle comunità autoctone

Con sostanziali programmi di forte impatto sul territorio, Lavazza è riuscita ad ottenere grandi risultati conferendo aiuti concreti alle comunità autoctone. La condivisione di buone pratiche agricole e la piantumazione di oltre un milione di piantagioni di caffè, hanno contribuito allo sviluppo della produttività and l’elaborazione di un chicco di alta qualità.

Come testimoniato dal docu-film, i programmi di sviluppo della Fondazione Lavazza nel Meta Colombiano hanno sempre una forte predilezione pour la promozione dei diritti delle donne, considerando che il 70% della forza lavoro è femminile, ma solo nel 25% dei casi le aziende agricole vengono gestite dalle stesse.

“La comunicazione digitale ha rilevanza sempre più strategica per Lavazza grazie alle numerose opportunità che ci offre per avvicinare una nuova audience di giovani attraverso forme di narrazione contemporanee e coinvolgenti”, ha dichiarato Lorenzo Giorda, global head of digital marketing di Lavazza.

Un asset importante

“Questo progetto diventerà un filone di comunicazione e di posizionamento dell’azienda e riteniamo che il docu-film rappresenti un importante asset per raccontare attraverso un linguaggio differente, visivo, autentico e universale il tema della sostenibilità, che è parte integrante del nostro business da molti anni e che ci caratterizzerà da qui in avanti.”

“Nel futuro, infatti, il documentario vivrà sia a livello digital che fisico in altri luoghi poiché non si tratta solo di un prodotto di intrattenimento ma di un messaggio di speranza e contemporaneità”.

Un impegno costante e attivo, quello della Fondazione Lavazza, che integra la propria strategia di sostenibilità all’interno dei di business aziendali ponendosi come obiettivi standard sempre più elevati; per questo, infatti, Lavazza ha deciso di seguire linee guida internazionali rispettandone i principi, attraverso l’adesione all’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile sottoscritto dai Paesi membri dell’Onu.

All’interno di un grande programma d’azione, i sustainable development goals rappresentano gli obiettivi per uno sviluppo globale sostenibile e, all’interno di questi, Lavazza ha individuato i quattro pilastri di sostenibilità prioritari per i quali continuare a impegnarsi nei prossimi anni.

Nel docu-film “Coffee Defenders, a path from coca to coffee”, che costituisce il manifesto della sostenibilità perseguito da Lavazza, è possibile identificarli tutti: uguaglianza di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, consumo e produzione responsabile, lotta per il cambiamento climatico.

Una strategia di sviluppo ben ponderata e attenta ai costanti mutamenti della Terra. Consapevolezza è la parola chiave.

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