GENOVA – Coffee Culture è il nuovo centro di formazione NKG Bero Italia inaugurato il 6 febbraio con un’offerta educativa vasta e completa che comprende ogni aspetto legato al caffè verde (ne abbiamo parlato qui). Il 26 febbraio è partito il primo corso Green Coffee Foundation, ideato come introduzione sulle origini del chicco, sulle specie botaniche e sulle pratiche di lavorazione post-raccolta.
Il 25 e il 26 marzo sono le date previste per il nuovo modulo del corso Green Coffee intermediate. Per saperne di più sulla formazione, abbiamo parlato con alcuni dei partecipanti del primo corso: Gloria Romoli, quarta generazione nonché proprietaria della torrefazione Romoli, Giacomo Minuto, uno dei soci titolari di minuto caffè, e Greta Falconi, coffee lover che ha mosso i primi passi nel mondo del chicco proprio grazie a Coffee Culture.
Gloria Romoli afferma: “Ho sempre desiderato ampliare la mia formazione nel campo del chicco. Ho partecipato con grande interesse al corso base e ho intenzione di completare il ciclo di apprendimento con i prossimi appuntamenti in programma. La formazione ha coperto il caffè verde sotto ogni aspetto: su come viene coltivato, trattato e tostato dalla piantagione fino al risultato finale in tazza”.

La torrefazione Romoli è una delle prime di Genova fondata nel 1924 da Ugo Romoli con l’avvio della sua attività di commerciante all’ingrosso in piazza Alimonda. Negli anni 50, dopo un periodo di espansione nel dopoguerra, vengono perfezionate le ricette originali e introdotti nuovi prodotti, ancora presenti nei negozi. Negli anni successivi viene inoltre ampliata l’offerta del caffè in monocoltura, che presenta trenta diverse qualità tra Arabica e Robusta, che si aggiungono alle undici miscele storiche dell’azienda.
Le miscele proposte derivano da monorigini tostate singolarmente ed assemblate in una seconda fase al fine di creare una maggiore omogeneità.

Romoli continua: “La formazione in questo campo è fondamentale per riuscire a mantenere un livello qualitativo alto nel proprio lavoro e offrire un buon servizio alla clientela. Consiglio a chiunque lavori in questo mondo di partecipare ai corsi. Essere affiancati dalla coffee coach Deborah Righeschi ha davvero fatto la differenza: la sua competenza e passione sono state motivanti”.
Giacomo Minuto racconta la sua esperienza: “Nonostante la mia famiglia sia nel campo della torrefazione da più di un secolo è importante imparare da sé e arricchire le conoscenze pregresse con le proprie esperienze. La formazione non finisce mai ed è importante aggiornarsi in continuazione. Partecipare al corso è stato emozionante: ho avuto l’occasione di esplorare molti dettagli che non conoscevo, approfondendo il tema dello specialty. Deborah Righeschi è stata di grande disponibilità nell’espandere alcuni temi che abbiamo affrontato nel corso. Il risultato è stato perciò più che positivo”.

Minuto riflette: “Consiglierei alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del commercio di inserire un obbligo di partecipazione a questi corsi come parte del percorso SAB (l’abilitazione obbligatoria per somministrare alimenti e bevande) esattamente come i professionisti che devono accumulare ogni anno dei punti di aggiornamento professionale. In questo settore si dovrebbe dare più peso alla formazione e alla professionalità. Solo attraverso la comprensione del prodotto somministrato c’è una conseguente valorizzazione che passa anche al consumatore finale”.
La storia della torrefazione ha inizio con Michele Minuto che decise nel 1850 di aprire un emporio per il commercio di cereali, zucchero, olio di oliva, stoccafisso e coloniali a Savona. Nel 1929 la nuova generazione della famiglia investì nel caffè e comprà la torrefattrice olandese Van Gülpen dando vita a minuto caffè.
La torrefazione ha vinto nel tempo medaglie d’oro alla competizione International Coffee Tasting per le miscele Fior di Aroma 100% Arabica macinato, Espresso Love 100% Arabica in cialda carta filtro e Bar Gourmet Espresso 100% Arabica in grani, speciale selezione di caffè di piantagione per utilizzo professionale.
Greta Falconi, coffee lover, racconta la sua storia e il suo primo approccio nell’universo del chicco: “La passione per il caffè è nata molto lentamente nell’ultimo anno. Il caso ha voluto che mi imbattessi in un volantino di Coffee Culture. Si è rivela un’esperienza stupenda. Ho scoperto un mondo affascinante che vorrei approfondire. Molti consumatori finali ignorano svariati aspetti del prodotto finito che si consuma: vedere tutto ciò che si cela dietro all’apparenza è davvero suggestivo, dalla produzione all’estrazione. Ogni informazione è una tessera che va a comporre un bellissimo mosaico”.

Falconi aggiunge: “Il corso è organizzato molto bene ed è curato nei minimi dettagli, dalla preparazione della docente Debora all’organizzazione dell’aula di formazione. Questo è stato il mio primo passo ma ho intenzione di continuare il percorso di formazione anche da autodidatta. In particolare, mi affascina la parte della qualità. Nella degustazione, ho avuto modo di esplorare le mie capacità sensoriali. La parte legata al tasting mi ha particolarmente colpito e miro ad affinare sempre di più la mia abilità”.