MILANO – Il raccolto indiano 2012/13 potrebbe raggiungere il livello record di 325.300 tonn (5,42 milioni di sacchi), con un incremento del 3,6% rispetto all’annata precedente. Questo il responso della stima post-fioritura diffusa, la scorsa settimana dal Coffee Board of India, unitamente alla stima finale sulla produzione 2011/12. L’ente governativo indiano ha diramato nel contempo le cifre finale relative al 2011/12, che evidenziano invece una parziale correzione al ribasso a 314.000 tonn (101.500 di arabica e 212.500 di robusta), contro una precedente previsione di 322.000 tonn.
Coffee Board, i dati
Tornando al prossimo raccolto 2012/13 si prevede un incremento produttivo sia per gli arabica che per i robusta. Il raccolto di arabica crescerà di 2.500 tonn (2,46%) raggiungendo le 104.000 tonn. Quello di robusta aumenterà di 8.800 tonn (+4,14%) a 221.300 tonn. A rendere possibile questo incremento produttivo, i migliori raccolti di Karnataka (+13.860 tonn) e aree non tradizionali (+1.460 tonn), a fronte di stime pessimistiche per il Kerala (-3.100 tonn) e il Tamil Nadu (-910 tonn). Il 72,2% del totale nazionale giungerà dal Karnataka dove la produzione è stimata in 234.860 tonn (81.585 tonn di arabica e 153.275 di robusta), in crescita del 6,27% sull’anno. Tutti e 3 i distretti miglioreranno i loro raccolti rispetto all’annata precedente.
L’incremento più consistente è atteso nel Kodagu
Dove la produzione aumenterà del 7,9% raggiungendo le 124.100 tonn, principalmente per merito dei robusta (+8.850 tonn). Le condizioni meteo sostanzialmente favorevoli, con una distribuzione abbastanza uniforme delle precipitazioni nell’arco dell’anno, hanno fornito umidità sufficiente agli arbusti. Le piogge sono giunte puntuali nel periodo delle fioritura, fatta eccezione per piccole sacche di territorio. Lo stato delle colture è risultato buono e i prezzi stabili hanno incoraggiato le cure agricole con prevedibili ricadute positive sulla produttività.
Per il distretto di Hassan è atteso un miglioramento nell’ordine delle 4.210 tonn, per un totale di 34.260 tonn cui contribuiranno sia gli arabica (+1.710 tonn) che i robusta (+2.500 tonn). Incrementi marginali infine per l’area più importante, il Chikmagalur (+575 tonn), dove la produzione crescerà esclusivamente grazie ai robusta (+750 tonn), mentre gli arabica subiranno una contenuta flessione.
Coffee board: cali produttivi rispetto ai livello del 2011/12 sono previsti invece in Kerala (-4,55%)
E Tamil Nadu (-4,96%, principalmente a causa della minor produzione nella regione di Shevroys). In forte crescita (+22,1%), infine, la produzione delle aree non tradizionali, con marcati miglioramenti attesi in Andhra Pradesh e Orissa. Il Coffee Board non ha fatto in tempo a diffondere le sue cifre che già sono arrivate le prime contestazioni. A sollevarle è stata innanzitutto l’associazione dei piantatori del Karnataka, con un comunicato diramato giovedì scorso, nel quale le previsioni governative vengono liquidate come “sovrastimate”.
Secondo l’associazione, siccità e parassiti riscuoteranno un pedaggio pesante sul raccolto, che difficilmente potrà superare le 300.000 tonn. Vengono ritenute eccessive anche le cifre sul raccolto 2011/12, che i piantatori stimano invece in 295.000 tonnellate. Scettiche anche le valutazioni delle associazioni del distretto di Wayanad (Kerala), che prevedono un raccolto di 37.000 tonn,, contro le 54.100 indicate dalla stima ufficiale. “Ancora una volta, il raccolto del Wayanad è stato sovrastimato, come accade sempre nelle cifre del Coffee Board” ha dichiarato in merito il segretario della locale associazione dei piantatori di caffè.
Intanto in Brasile, l’allarme qualità dopo le piogge delle ultime settimane
L’incertezza delle condizioni meteo, con le piogge abbondanti cadute nelle ultime settimane e il passaggio di un fronte freddo sulla coffee belt, continuano a tenere sotto pressione i mercati. Le forti precipitazioni hanno reso le piantagioni inaccessibili ai mezzi meccanici e agli addetti agricoli ritardando le operazioni di raccolta anche di svariate settimane. Vento e pioggia hanno provocato frequenti cadute delle drupe dagli alberi.
L’umidità ha creato un terreno fertile per il proliferare dei funghi, con conseguenti ripercussioni sulla qualità delle ciliegie cadute in terra. “Almeno il 20% del raccolto è condannato a essere di bassa qualità” ha dichiarato in un’intervista a un’agenzia di stampa Joaquim Ferreira Leite, direttore del settore export del gigante cooperativa Cooxupé. Valutazione condivisa nel merito dal trader statunitense Christian Wolthers (Wolthers America), reduce da una recente ricognizione nella coffee belt dove afferma di avere visto mucchi di chicchi fradici, ricoperti da una mucillagine verde-biancastra, che rischiano di produrre un caffè dal gusto aspro e riato.
“Si tratta di una situazione generalizzata nell’area di produzione degli arabica – ha dichiarato Wolthers – la qualità sarà un vero problema”. Unica consolazione, le piogge si sono diradate e la raccolta è ora in pieno corso, seppur in ritardo di un mese rispetto alle tempistiche consuete. “I produttori cercano di raccogliere e immagazzinare le maggiori quantità possibili” ha concluso il trader della Florida. Si rinsaldano intanto i differenziali sui caffè brasiliani nel mercato fisico europeo.
Secondo fonti stampa, il Brasile Mtgb (“Medium To Good Bean”) era quotato venerdì scorso 8 centesimi sotto New York a fronte dei 12 della settimana precedente. “Gli europei sono estremamente restii a comprare a questi livelli di prezzo, ma i brasiliani mantengono la linea dura a fronte delle incertezze per il prossimo raccolto” ha dichiarato un trader citato dalla stessa fonte.