ROMA – “Lo schema del nuovo Codice degli appalti trasmesso dal Consiglio di Stato al Consiglio dei Ministri va nella direzione auspicata dalle decine di migliaia di imprese che rappresentiamo nel settore della ristorazione. Un codice innovativamente autoesecutivo che valorizza il riconoscimento dei contratti collettivi maggiormente rappresentativi, rende strutturali misure importanti in materia di buoni pasto e prevede l’obbligo di inserire clausole di revisione dei prezzi per fare fronte all’inflazione, rispondendo a diverse istanze formulate negli anni dalla Federazione”.
Lo schema del nuovo Codice degli appalti secondo Fipe
Il testo proposto dal Consiglio di Stato, potrà costituire un valido strumento per rimettere in equilibrio il mercato dei servizi sostitutivi di mensa e agire da argine contro il dilagare del fenomeno del dumping contrattuale, che oggi è reso possibile anche dall’esistenza di 31 contratti di lavoro nel solo settore della ristorazione con condizioni a volte fortemente lesive del principio di sana concorrenza fra le imprese e dei diritti dei lavoratori, con la conseguente perdita di professionalità e competenze presenti nel settore.
Così Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, commenta il testo proposto dal Consiglio di Stato.
A questo punto il Codice dei contratti pubblici continuerà il suo iter tra Consiglio dei Ministri, Conferenza Stato-Regioni e Commissioni parlamentari competenti, e la Federazione vigilerà affinché i contenuti più importanti siano confermati anche nella versione che verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.