MILANO – L’aumento del costo della tazzina si tocca con mano con la riapertura dei pubblici esercizi. Sono gli stessi consumatori che hanno registrato il lievitare dei prezzi al bar: cornetto, cappuccio e espresso non hanno cambiato solo la forma del rito (mascherina annessa), ma anche la voce sul menù. Un’impressione che è stata confermata e supportata dall’organizzazione Codacons. Leggiamo la notizia completa da codacons.it.
Codacons racconta il quadro della situazione
Da oggi caffè più amaro per molti italiani che, con la riapertura degli esercizi commerciali, si sono recati al bar per il rito della colazione. Scoprendo che i prezzi, in alcuni casi, hanno subito ritocchi al rialzo.
Stiamo ricevendo segnalazioni da parte dei consumatori che oggi sono finalmente tornati a prendere il caffè fuori casa, e che denunciano rincari dei listini – spiega il Codacons – Al momento si tratta di casi isolati.
Con il caffè che ad esempio in alcuni locali sarebbe passato da 0,90 euro a 1 euro, o il cappuccino da 1,20 a 1,40 euro. Rincari vengono segnalati anche per i parrucchieri, con costi da oggi più alti per tagli, messe in piega, ecc. in alcuni locali.
Afferma il presidente Carlo Rienzi
“Speriamo si tratti di situazioni isolate, e che gli esercenti non decidano in massa di ritoccare i listini per rifarsi dei minori guadagni e dei costi di sanificazioni dei locali.
Proprio per monitorare l’andamento dei listini al dettaglio nella fase 2 e combattere possibili speculazioni il Codacons invita tutti i cittadini a segnalare all’associazione eventuali aumenti dei prezzi praticati da bar, ristoranti, parrucchieri; negozianti, artigiani, ecc.. Contattando il numero 89349966 o inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it”.