ROMA – “Ancora una volta un pubblico esercizio del centro storico finisce dinanzi la magistratura. Dopo i casi dei ristoranti di Piazza Navona che ‘spennavano’ i clienti stranieri con conti stellari, stavolta a finire nel mirino è un wine-bar del Pantheon. Il quale avrebbe rifiutato di servire un consumatore che si era seduto ad un tavolino ed aveva ordinato solo un caffè”. Lo dice il Codacons sulla base di una vicenda che si è letta nella rubrica ‘Lettere al Corriere della Sera’.
Codacons dalla parte dei consumatori
“Domenica scorsa – racconta l’associazione – una donna si siede al wine bar ‘Hostaria del Pantheon’ in piazza della Rotonda a Roma. Ordina un caffè che però gli viene negato. Con la giustificazione che non servivano caffè (perché ora di pranzo).
Nonostante il consumatore facesse notare al direttore del locale che se si fa servizio bar doveva essere servito anche il caffè, la sua richiesta non viene accolta.
La donna chiede così l`intervento di un vigile urbano presente in piazza. Il quale però – sempre stando al resoconto riportato sul Corriere – non fornisce l’aiuto sperato. Ma anzi, dopo aver parlato con il gestore del locale con cui appariva in confidenza, la fa allontanare con modi poco cortesi”.
“L`Art. 187 Tulps – spiega il Codacons – prevede che ‘salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo’.
Alla luce di quanto riportato nella lettera al Corriere della Sera
Qualora lo stesso corrispondesse a verità, si potrebbero configurare a carico dell`Hostaria del Pantheon. Sito in Piazza della Rotonda n. 72, (RM), diverse responsabilità alla luce del su richiamato Tulps. Mentre a carico del vigile della polizia municipale, la fattispecie di cui all`art. 328 c.p. (Omissione in atti di ufficio)”.
Per questo l’associazione ha presentato oggi un esposto alla Procura di Roma
Chiedendo di “accertare i fatti segnalati e, se necessario, procedere nei confronti dei responsabili alla luce del mancato rispetto delle leggi vigenti in materia di somministrazione di alimenti e bevande presso pubblici esercizi. Per l`omissione di atti d`ufficio da parte di un pubblico ufficiale”.
Fonte: online