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martedì 05 Novembre 2024
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Coca Cola riapre lo stabilimento produttivo a Gaglianico, chiuso dal 2013

L’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino fa il punto: “Sono in corso rapporti molto proficui con la Coca Cola, a tutti i livelli. Non si è fatta pubblicità dell’operazione per rispetto di un lavoro istituzionale complesso e delicato. Appena ci saranno novità ufficiali verranno comunicate, nell’interesse del territorio, che ha diritto di sapere quali importanti interventi sono portati avanti”

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GAGLIANICO (Biella) – Coca Cola e la Regione Piemonte hanno trovato un accordo, ponendo fine alla trattativa in piedi ormai da un anno e che aveva come obiettivo la riapertura dello stabilimento produttivo chiuso nel 2013, a Gaglianico. Una conquista per il territorio in termini di occupazione: leggiamo i dettagli dall’articolo di Paolo La Bua su torino.repubblica.it.

Gaglianico vince: Coca Cola riapre

Riaprirà entro il 2021 lo stabilimento della Coca Cola di Gaglianico, nel Biellese. La trattativa tra l’azienda e la Regione Piemonte dura da circa un anno. La casa madre americana cercava infatti anche in Italia un nuovo stabilimento. Costi del lavoro e burocrazia, alla fine, hanno però fatto cadere la scelta sulla Romania, dove sarà aperto un impianto ex novo. Nella lunga trattativa, tuttavia, la giunta regionale è riuscita a far pesare la presenza dell’ex fabbrica chiusa nel 2013, quando ancora lavoravano un centinaio di persone e venivano imbottigliati diversi milioni di pezzi all’anno, oggi oggetto di un progetto di rilancio.

L’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino fa il punto:

“Sono in corso rapporti molto proficui con la Coca Cola, a tutti i livelli. Non si è fatta pubblicità dell’operazione per rispetto di un lavoro istituzionale complesso e delicato. Appena ci saranno novità ufficiali verranno comunicate, nell’interesse del territorio, che ha diritto di sapere quali importanti interventi sono portati avanti”. Va oltre il sindaco del piccolo paese, Paolo Maggia: “E’ una notizia bellissima alla quale lavoriamo in silenzio, per non compromettere la trattativa. Speriamo presto di poter dire di più”.

Anche dall’ufficio stampa italiano dell’azienda viene confermato tutto, compreso che lo stabilimento potrebbe non produrre solo la famosa bevanda scura con le bollicine. “Sono in corso trattative ma è presto per dire di più – viene spiegato -. La possibile entrata in vigore della nota “sugar tax” non aiuterebbe questo investimento. Oltre alla Coca Cola stiamo valutando altri tipi di possibili produzioni. Il sito piemontese ha una grande importanza essendo di nostra proprietà. E poi nel Biellese e con i biellesi abbiamo sempre lavorato bene”.

Per chiudere la partita, ora, pare serva solo uno sforzo da parte della giunta di Alberto Cirio. La Regione infatti deve trovare il modo di contribuire economicamente allo sforzo dell’azienda, che dovrà spendere non pochi milioni per ristrutturare gli impianti dismessi da quasi un decennio. In ballo ci sarebbero un centinaio di nuovi posti di lavoro, pare destinati ad aumentare.

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