MILANO – La pausa caffè nell’arco di una giornata lavorativa non può ridursi ad una mera perdita di tempo ma serve a ricaricare le batterie e a recuperare energie per migliorare la stessa prestazione lavorativa.
In molte situazioni del lavoro privato si sono soppresse le pause e con la legge Brunetta i tagli riguardano da anni anche il pubblico.
Sulla utilità della pausa caffè interviene perfino la Cassazione (foto) con la sentenza 4509/2012 che precisa come la pausa caffè durante le ore di lavoro sia non solo consentita, ma utile perché aiuta a recuperare le energie e dunque a migliorare le prestazioni a lavoro
Naturalmente si parla di pochi minuti non di mezzore e gli stessi ricercatori della New York University parlano del giusto stacco per far riposare i circuiti cerebrali, aiutandoli a riordinare e a conservare le informazioni appena stoccate.
Suona allora singolare che in alcuni comuni, come quello di Cascina (Pisa) decida che una pausa caffè debba essere timbrata e recuperata, come se andare al bagno fosse diventata non una necessità fisiologica ma un lusso che i Comuni oggi non si possono permettere