JESI (Ancona) – Il Consiglio di Amministrazione di Clabo S.p.A., ha approvato il nuovo piano industriale, che aggiorna quello presentato nel maggio 2017. A seguito dell’acquisizione della società statunitense Hmc.
L’azienda è leader mondiale nel settore delle vetrine espositive professionali per gelateria, pasticceria, bar, caffetteria ed hotel; inoltre, è quotata sul mercato Aim Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.,
Pierluigi Bocchini, Presidente Esecutivo di Clabo S.p.A., ha così commentato:
“L’acquisizione di Howard McCray segna una svolta nel nostro piano di internazionalizzazione. Con Hmc infatti, potremo diventare l’unico vero player globale del nostro settore. Con capacità produttiva dislocata in Europa, Asia e Nord America; le 3 principali aree di mercato al mondo.
Ora, l’obiettivo nel medio termine è puntare ad un target prossimo ai 100 milioni di Euro di ricavi. Utilizzando a pieno le sinergie derivanti dalle acquisizioni fatte sia sotto il profilo industriale che sotto quello commerciale.”
Linee Strategiche 2018-2022
Le principali linee strategiche per il periodo di piano si propongono come target principali l’aumento della redditività e della generazione di cassa.
Ecco il piano d’azione
- implementazione di un modello organizzativo multinazionale. Grazie ai 3 stabilimenti produttivi attivi sulle 3 principali aree di mercato, potranno essere diminuiti i costi di trasporto, i dazi doganali e i tempi di consegna. Con quindi effetti migliorativi su ricavi e margini di contribuzione.
- efficientamento degli impianti produttivi. Questo avverrà grazie alle best practices dello stabilimento italiano potranno essere raggiunti migliori livelli di efficienza per gli stabilimenti in Cina ed in Usa.
- innovazione di prodotto con focus su prodotti custom. In più, dal 2020, sulla conservazione dei cibi oltre che alla loro esposizione. La strategia di innovazione sarà dunque fortemente indirizzata allo sviluppo di soluzioni adatte a clienti dalle grandi potenzialità di sviluppo. Inoltre, dal 2020 è prevista l’introduzione di una nuova gamma di prodotti dedicata alla conservazione. Questi consentiranno di incrementare il livello dei ricavi, a regime, di circa € 20 milioni grazie alle sinergie commerciali delle reti vendita dei diversi marchi ed ai costi di produzione competitivi dello stabilimento cinese.
Target economico-finanziari al 2020
La società prevede inoltre che, l’acquisizione di Howard McCray e l’introduzione di nuove gamme prodotti, consentiranno un significativo aumento dei ricavi a partire già dall’anno in corso. E, in misura crescente, fino al termine del piano.
Le proiezioni del nuovo Piano Industriale al 2022 aggiornato sono le seguenti
- Valore della produzione pari a 96 €/mln nel 2022 (rispetto a 58 €/mln del precedente piano al 2020)
- Ebitda consolidato pari a 14 €/mln al 2022 (rispetto a 9,6 €/mln del precedente piano al 2020)
- Posizione Finanziaria Netta consolidata pari a 15,1 €/mln al 2022 (rispetto a 11,9 €/mln del precedente piano al 2020) in considerazione di un assorbimento di cassa di circa 12 milioni per investimenti in R&D, nuovi impianti e macchinari, e di circa 9 milioni legato alla crescita del circolante in funzione del business; a fronte di una generazione di cassa complessiva di circa 25 milioni durante l’orizzonte di piano.
Acquisizione di Howard Mccray
Il 1° marzo 2018 Clabo ha acquisito il 51% delle quote con diritto di voto (Classe A) della società statunitense Howard McCray (“HMC”), con sede a Philadelphia: Specializzata nella produzione di vetrine refrigerate per il retail nel settore food & beverage.
L’operazione consente al Gruppo Clabo di perseguire il consolidamento della propria presenza negli Stati Uniti, dove opera direttamente dal 2005 attraverso la propria controllata Clabo Usa.
Il mercato statunitense si configura di particolare rilievo in quanto rappresenta il terzo mercato estero di sbocco del Gruppo.
Grazie alla partnership con Hmc, Clabo disporrà di una nuova base produttiva e logistica dove verranno concentrate tutte le attività relative al Nord America; nonché la produzione di quei modelli di vetrine Clabo ad oggi importate dall’Italia, con sensibili risparmi nei costi di logistica e di trasporto, oltre che a tempi di consegna molto più rapidi.