lunedì 23 Dicembre 2024
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“Cittadini liberi di usare il bancomat anche per un caffè”

il deputato Dem Sergio Boccadutri spiega perché vuole abbattere il limite minimo per l’uso del pagamento elettronico: “Meno banconote in giro significa meno evasione”

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ROMA – Facilitare i pagamenti effettuati con le carte di credito e bancomat, anche per gli importi sotto i 5 euro. La proposta arriva dal Partito democratico, tramite un emendamento alla legge di stabilità che vuole incentivare l’uso della moneta elettronica. In sostanza, l’emendamento prevede tre punti: sanzioni per chi non accetta i pagamentidigitali, riduzione delle commissioni per i nano pagamenti sotto i 5 euro e abolizione del tetto dei 30 euro sotto il quale si potevano rifiutare i pagamenti digitali.

“Con questa misura rimettiamo la scelta di pagamento nelle mani dei cittadini – spiega il primo firmatario dell’emendamento Sergio Boccadutri -, dando una possibilità in più, in modo da incentivare l’accettazione di pagamenti con carta anche per acquisti di lieve entità” come ad esempio consumazioni al bar, ai tabacchi e l’acquisto di giornali.

Il deputato dem esclude anche un eventuale contrasto con la norma sull’uso del contante (il tetto salito a 3 mila euro che secondo le opposizioni favorirebbe l’evasione). Secondo Boccadutri, infatti, l’evasione non è legata al limite dei contanti, ma alla massa delle banconote circolanti. Ecco perché a suo giudizio l’evasione si può combattere proprio aumentando l’uso della moneta elettronica e l’emendamento presentato oggi va in questa direzione.

Nel momento in cui c’è maggiore libertà per il cittadino di pagare con il contante (tramite l’innalzamento della soglia), l’intenzione del Partito democratico è dunque quella di dare maggiore libertà al cittadino facendolo pagare con lo strumento che preferisce, carta o contante.

Quanti ai costi connessi all’uso della moneta elettronica, il responsabile innovazione del Pd sottolinea che dal 9 dicembre entreranno in vigore i nuovi limiti per le commissioni interbancarie: saranno pari allo 0,3% del valore della singola transazione per le carte di credito e allo 0,2% per le carte di debito e prepagate.

La vera sfida, secondo Boccadutri, è indurre i cittadini a modificare le proprie abitudini dei sistemi di pagamento. “In un paese nel quale circa l’80% delle transazioni avviene per contanti, bisogna abituare le persone ad utilizzare strumenti di pagamento alternativi, facendo capire loro che è anche più conveniente”

In effetti, fa notare il deputato dem, spesso accade qualcosa di illogico: una persona ritira del contante dal bancomat per entrare subito dopo in un negozio e pagare un prodotto. “È assurdo, potrebbe pagare direttamente tramite pos”. “Ed è un’operazione che oltretutto ha dei costi per il cittadino” sottolinea il deputato dem.

La misura presentata dal Partito democratico trova subito il giudizio positivo della Cgia di Mestre che però chiede di escludere dall’obbligo di installazione dei Pos alcune imprese artigiane che ad esempio eseguono le transazioni solo con altre aziende.

“È una questione di libertà” insiste Boccadutri. “Chi utilizza il bonifico e la fattura potrà continuare a farlo e questa norma non impedisce a nessuno di pagare con i contanti. Riteniamo giusto, però, permettere a tutti di poter pagare tramite carta; e mi riferisco a tutti, anche al cittadino che chiude l’intervento dell’idraulico”.

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