MILANO – Andrea Ciravegna, titolare della Caffè Verde Europe Srls di Roma, uno dei maggiori esperti di commercio del crudo in Italia, fornitore di tantissime torrefazioni, risponde all’ultimo intervento di Mario Cipolla sul controverso tema del caffè nella ristorazione. Ciravegna afferma che, al contrario di quanto dichiarato da Mauro Cipolla, solo in una decina di ottimi ristoranti romani si può gustare a fine pranzo un buon caffè. Leggiamo di seguito le sue considerazioni.
La risposta di Andrea Ciravegna a Mauro Cipolla
di Andrea Ciravegna
ROMA – “Rilevo che il signor Mauro Cipolla, nelle fotografie dell’ultima sua opinione ospitata da Comunicaffè, si trovava presso il ristorante romano Zia Roma, noto per avere una ottima cucina e prezzi adeguati ai piatti offerti, cioè molto alti. Vada a farsi un giro fra le centinaia di ristoranti che si trovano nella Città Eterna e degusti a fine pranzo un bel café noir con il residuo che lo stesso lascia nei bordi interni della tazzina.
I ristoratori si giustificano che non sono baristi e che la macchina per l’espresso non è mai calda al punto giusto, in quanto ne fanno molto pochi.
Aggiungo che questa solitamente non è mai pulita bene e che i caffè non vengono preparati da baristi di professione, ma da semplici camerieri a giro di tavoli.
Inoltre molti ristoratori, per brevità, preparano oggigiorno il caffè con le macchinette a cialda o capsule, usando marche acquistate anche nei supermercati discount dei quali non faccio i nomi, ma che chi lavora nel settore sa quali siano.
Le cialde/capsule del resto contengono una forte componente di caffè Robusta. Basta entrare in quei negozi, sorti come funghi, che vendono questi prodotti di varie marche dove si trovano anche confezioni dichiaranti Arabica, le cui origini non sono note, ma poi, a legger bene i componenti , si notano scritte in piccolo come 80% Arabica e 20% Robusta.
Chi scrive è un buon frequentatore di ristoranti e può asserire, senza paura di essere smentito, che solo in una decina di ottimi ristoranti romani si può gustare a fine pranzo un buon caffè.
Infine se un cliente dopo aver ben mangiato beve un pessimo caffè, porta con sé nella mente un brutto ricordo del ristorante.
Questo è un effetto psicologico da non sottovalutare. A parte tutto quanto sopra, molti medici sostengono che un caffè a fine pranzo non aiuta la digestione. Dovrebbe essere consumato almeno dopo qualche ora.”
Andrea Ciravegna