BERNA – Industria del cioccolato elvetica con il vento in poppa nel 2013, dopo due anni negativi a causa della forza del franco. Stando all’organizzazione mantello chocosuisse – che raggruppa 18 produttori – il fatturato del settore è progredito lo scorso anno del 3,1% a 1,68 miliardi di franchi, mentre a livello di volumi l’incremento ha raggiunto il 3,9%, a 179’061 tonnellate. La crescita è principalmente dovuta alle esportazioni.
Il risultato è notevole se si tiene conto dell’apprezzamento del franco sulle altre principali divise, che comporta un rincaro dei prodotti elvetici sulla maggior parte dei mercati d’esportazione e rende più conveniente la cioccolata importata.
In Svizzera i ricavi sono aumentati del 2,2% a 891 milioni di franchi malgrado “la pressione sui prezzi che imperversa nel commercio al dettaglio”. I volumi delle vendite sono cresciuti dell’1,4% a poco meno di 70’000 tonnellate.
Il clima dei consumatori, mantenutosi stabile per la maggior parte del tempo, è migliorato verso la fine dell’anno. La meteo più fredda e periodi di calura molto brevi hanno senza dubbio contribuito all’incremento dei volumi, rileva chocosuisse. In media ogni abitante del paese ha ingerito nel 2013 dodici chili di cioccolata, ovvero 100 grammi in più rispetto all’anno precedente. Parallelamente all’aumento dei volumi elvetici, è anche progredita la quota di prodotti importati: hanno ormai raggiunto il 36,3%, contro il 35,9% del 2012.
Il settore è riuscito ad ampliare le esportazioni: le vendite all’estero sono infatti aumentate del 4,1%, a 792 milioni di franchi, pari a circa 110’000 tonnellate (+5,6%). Le esportazioni – precisa chocosuisse – rappresentano il 61,2% delle vendite complessive del settore. Il mercato principale è la Germania, che attira circa il 24,7% della cioccolata elvetica venduta all’estero. Seguono la Gran Bretagna (12,8%), la Francia (8%) e il Canada (6,3%).
In aumento le vendite in Belgio e Italia, mentre in Francia, Olanda e Austria le esportazioni sono calate. Al di fuori dell’Unione europea sono risultate in crescita le vendite in Arabia Saudita, Cina, Emirati Arabi Uniti, Russia e Turchia.
I fabbricanti elvetici di cioccolato sperano che l’evoluzione positiva prosegua anche nel 2014, consentendo loro di mantenere le quote di mercato in Svizzera e aumentando le esportazioni.
Tra i 18 membri di chocosuisse figurano tra gli altri Barry Callebaut, Chocolat Frey (Migros), Lindt & Sprüngli, Cailler, Villars, Camille Bloch e le ticinesi Alprose (Caslano) e Stella (Giubiasco).