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venerdì 22 Novembre 2024
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LO DICE LA SCIENZA – Il cioccolato, migliora l’efficienza della memoria degli anziani

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MILANO – Considerato da molti come una sorta di nettare degli dei, in alcuni casi fonte di vere e proprie dipendenze, il cioccolato è stato spesso oggetto di studi scientifici che ne hanno dimostrato gli effetti positivi per la nostra salute, soprattutto grazie al buon apporto di polifenoli contenuti in quello fondente.

Tra i vari benefici, possiamo ricordare la capacità di questo alimento di tenere sotto controllo l’ipertensione e i livelli di colesterolo, di contrastare la stanchezza cronica e, addirittura, di aiutarci a mantenere il peso forma, come un recente studio americano ha stabilito.

Alle ricerche appena descritte, se ne aggiunge una nuova, condotta presso la Harvard Medical School di Boston, che ha dimostrato come il cioccolato rappresenti un toccasana per la salute del cervello degli anziani. Lo studio, coordinato dal dottor Farzaneh Sorond e pubblicato sulla rivista scientifica «Neurology», è il risultato di un esperimento condotto su un campione di 60 anziani la cui età media era di 73 anni e che non soffrivano di demenza senile.

Alcuni dei partecipanti allo studio presentavano una ridotta capacità di circolazione sanguigna cerebrale, messa in evidenza da una risonanza magnetica alla quale sono stati sottoposti tutti i partecipanti. Gli anziani compresi nel campione di studio ha assunto due tazze di cioccolata calda al giorno per trenta giorni. Al termine dell’esperimento, una nuova risonanza magnetica ha consentito ai ricercatori di verificare che quanti presentavano un deficit nella circolazione di sangue nel cervello avevano riacquistato un corretto afflusso di sangue in alcune delle aree fondamentali per le capacità cognitive, in particolare per la memoria.

E la conferma di quanto evidenziato dalla risonanza magnetica è stata fornita da alcuni test di memoria: gli anziani che all’inizio dello studio facevano registrare una riduzione della circolazione sanguigna nel cervello fornivano, dopo aver bevuto cioccolata calda per un mese, prestazioni superiori rispetto alle performance registrate all’inizio dello studio.

Il dottor Sorond sostiene che il lavoro svolto dal suo team ha svelato alcuni dettagli dei meccanismi relativi al rapporto tra flusso di sangue nel cervello ed effetti sulle abilità cognitive, rapporto che riveste un ruolo significativo per malattie come il morbo di Alzheimer.
“Dal momento che diverse aree del cervello hanno bisogno di maggiore energia per svolgere i propri compiti, queste aree necessitano anche di un afflusso di sangue maggiore”, spiega il coordinatore dello studio.

Abbiamo quindi una nuova prova sperimentale dei vantaggi che il cioccolato apporta al nostro organismo. Ma una raccomandazione è d’obbligo: i prodotti a base di cacao sono spesso ricchi di zuccheri e di grassi. Quindi, non gettatevi a capofitto negli scaffali dei supermercati per fare scorta di cioccolato. Come sempre, anche in questo caso, la moderazione è la virtù essenziale per mantenersi in buona forma.

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