domenica 22 Dicembre 2024
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Cioccolato: ecco la storia di Emily Urías dalla cucina di casa nel Salvador al progetto Revicacao e i premi internazionali

Per due anni, Emily continuò a lavorare il cacao nella cucina di casa, diventata off-limits per il resto della famiglia, frequentando corsi di formazione sulla fermentazione e partecipando a tutti i mercatini del Salvador a cui poteva andare, finché nell’agosto del 2018 prese un piccolo locale dove installò un laboratorio e un negozietto. A poco a poco migliorava le sue capacità di selezione del cacao e dello zucchero di canna, instaurando un rapporto con i produttori che le ha permesso nel corso degli anni di accedere a materia prima di qualità e certificata

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Emily Urías del Salvador ha costruito con il tempo una solida realtà nel mondo del cioccolato. Tutto è nato da una raffinatrice di cacao, regalo di suo marito, che processava 2,5 kg di cacao alla volta. Nell’agosto del 2018 Emily, dopo una piccola soddisfazione dopo l’altra, prese un piccolo locale dove installò un laboratorio e un negozietto.

Nel 2019, l’Alianza Cacao El Salvador ha spronato Emily a presentare il proprio prodotto nel panorama internazionale.

Nonostante i timori iniziali, si mise in gioco e iniziò a vincere più di un premio. Leggiamo di seguito la prima parte della storia di Emily Urías nell’articolo di Serena Collina pubblicato sul portale Oltremare.

La storia di Emily Urías: dalla cucina di casa al progetto Revicacao

MILANO – La storia di Emily Urías sembra quella di un film. Un giorno di qualche anno fa il marito le regalò una raffinatrice di cacao che lei desiderava tanto e iniziò a produrre piccole quantità di cioccolato. Mai avrebbe immaginato che quella macchina che processava solo 2,5 chilogrammi di cacao alla volta, sarebbe stato l’inizio di una grande avventura nel mondo del cacao e del cioccolato.

Per due anni, Emily continuò a lavorare il cacao nella cucina di casa, diventata off-limits per il resto della famiglia, frequentando corsi di formazione sulla fermentazione e partecipando a tutti i mercatini del Salvador a cui poteva andare, finché nell’agosto del 2018 prese un piccolo locale dove installò un laboratorio e un negozietto.

A poco a poco migliorava le sue capacità di selezione del cacao e dello zucchero di canna, instaurando un rapporto con i produttori che le ha permesso nel corso degli anni di accedere a materia prima di qualità e certificata.

Nel 2019, l’Alianza Cacao El Salvador, entità che si occupa di dinamizzare la filiera del cacao nel Paese, spronò Emily a presentare il proprio prodotto a livello internazionale. Nonostante i timori iniziali, si mise in gioco e iniziò a conquistare premi su premi nei concorsi internazionali. “Questi riconoscimenti mi danno una grande fiducia nel mio prodotto, vuol dire che stiamo lavorando bene”.

A un certo punto la domanda di cioccolato arrivò a superare la capacità di produzione di Emily, che nel frattempo aveva acquistato altre mini-raffinatrici. E così, “come un aiuto arrivato dal cielo, è giunto il progetto Revicacao della Cooperazione italiana che mi ha permesso fare un salto di qualità nella mia produzione”.

Emily si riferisce all’installazione di un laboratorio di trasformazione del cacao presso il Centro Nacional de Tecnología Agropecuaria y Forestal (Centa), un’istituzione tecnico-scientifica salvadoregna che sviluppa e promuove la ricerca e la formazione tecnologica, agropecuaria e forestale. Grazie alla formazione di personale specializzato, i produttori di tutto El Salvador, tra cui Emily, possono ora processare il loro cacao con macchinari italiani di alta qualità ed efficienza, con una capacità produttiva di 30 chilogrammi di cioccolato all’ora.

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