Per cercare di risolvere il problema della sostenibilità, un gruppo di ricerca dell’ETH Zurich ha sviluppato una soluzione innovativa che potrebbe rivoluzionare la produzione di cioccolato: ovvero l’uso dell’intero frutto di cacao, non solo dei semi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Matteo Polimeni per il portale Virgilio.
Perché il cioccolato non è sostenibile
MILANO – Il cioccolato, simbolo di piacere per molti, nasconde realtà complesse e poco conosciute, che minano la sostenibilità, sia dal punto di vista ecologico che sociale. La crescente domanda di cacao ha portato a un aumento dei prezzi e alla scarsità di materia prima, con impatti devastanti su coltivatori e foreste. Sebbene il settore stia cercando soluzioni, le sue problematiche richiedono un cambiamento radicale.
Negli ultimi anni, i prezzi del cacao sono aumentati vertiginosamente a causa di eventi climatici estremi e la rapida diffusione di malattie come la “black pod disease”: un fungo che infetta i baccelli, i cuscinetti floreali, i germogli vegetativi, i fusti e le radici degli alberi di cacao. La malattia ha ridotto di molto le rese nelle principali aree di produzione, come Costa d’Avorio e Ghana.
Di conseguenza si è verificata una diminuzione della disponibilità di cacao, con una riduzione globale della produzione pari al 14,2%, nella stagione 2023/2024. La situazione poi è aggravata dalle pratiche tutt’altro che etiche che riguardano la deforestazione e l’uso di manodopera minorile nelle coltivazioni. Le foreste tropicali, fondamentali per l’equilibrio ecologico e globale, stanno scomparendo a ritmi allarmanti, come testimoniano i 328mila ettari di foresta persi in Costa d’Avorio nel 2014.
Inoltre, i piccoli coltivatori sono spesso vittime di corruzione e sfruttamento, con pochi guadagni nonostante l’alto costo del cacao sui mercati internazionali.
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