MILANO – Mentre prendono quota le indiscrezioni su un ingresso di Apple nella compagine societaria, Starbucks annuncia che punta a triplicare i suoi punti vendita e il numero dei suoi dipendenti in Cina nei prossimi tre anni. Lo ha annunciato il responsabile per la Cina e la regione Asia Pacifico del gruppo di Seattle, John Culver, citato dal quotidiano economico Wall Street Journal nell’edizione di ieri. Attualmente, il colosso Usa conta circa 10.000 dipendenti in oltre 500 negozi nel Paese che vanta una cultura millenaria nel settore del tè e che oggi rappresenta una delle maggiori storie di successo di Starbucks.
Starbucks: l’idea di bere caffè e di socializzare nei coffee shop si sta imponendo sempre più nella regione
«Continueremo ad accelerare il lancio di nuovi punti vendita e così passeremo dai 500 di oggi agli oltre 1.500 entro il 2015», ha detto Culver a margine di un incontro internazionale nella provincia cinese di Hainan. «Arriveremo a triplicare il numero dei nostri dipendenti», ha aggiunto.
Il mercato del caffè sta registrando una fase di forte espansione in Cina
Con vendite cresciute fino a 992 milioni di dollari nel 2011, oltre il 20% in più rispetto all’anno precedente, ma soprattutto il 92% in più rispetto al 2006. Tuttavia, c’è ancora molto spazio per crescere, ha sottolineato il Wall street journal: il consumatore cinese beve, in media, tre tazze di caffè all’anno, contro le 240 di media mondiale.