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Cicoria (che non è caffè), proprietà e controindicazioni

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Per la maggior parte degli italiani una buona mattina non può essere definita tale prima di un caffè, ma questa non è l’unica alternativa per rimanere svegli e per affrontare gli impegni della giornata: dalla natura ne arriva un’altra che promette la stessa azione, la cicoria che molto impropriamente qualcuno chiama caffè di cicoria. Perché non è caffè.

La cicoria è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Composite, presente in tutto il mondo, e cresce in maniera spontanea nei prati favorita specialmente dai climi temperati.

Per realizzare la bevanda viene utilizzata la sua radice, che viene fatta essiccare e poi sminuzzata per poterla utilizzare per creare la cicoria.

Sebbene questa bevanda può sembrare abbastanza insolita, non è così: l’utilizzo delle radici di cicoria per la preparazione di una bevanda sostitutiva al caffè risale al 1600.

Un esempio, infatti, arriva dal periodo Napoleonico, quando le radici della pianta venivano utilizzate come surrogato della classica bevanda.

Prepararlo è semplice perché il procedimento è lo stesso per il classico caffè se si utilizza un caffettiera moka, ma si può preparare anche mettendo un cucchiaino di cicoria tostata con 300ml di acqua, portare il tutto ad ebollizione per poi abbassare la fiamma continuando la cottura per almeno due o tre minuti.

Una volta filtrata la cicoria può essere bevuta sia calda che fredda. Come dolcificante si può mettere in infusione una stecca di cannella oppure si può optare per il classico latte vaccino o vegetale.

La cicoria è ricca di cicorina – o acido cicorico – , responsabile in parte del gusto determinante della pianta, tipicamente amarognola.

Poi è ricca di vitamine C, P e K ma anche sali minerali, oli essenziali, pectine e inulina: questi, e particolarmente l’ultima, giocano un ruolo fondamentale per la disintossicazione e il riequilibrio del fegato e della cistifellea.

Tra gli altri effetti benefici la cicoria stimola la digestione e la diuresi, andando a regolare la funzionalità dell’intestino e dei reni, come anche la quantità di glucosio nel sangue mantenendo bassi i livelli di glicemia e del colesterolo.

Secondo alcune credenze popolari la cicoria, specie se selvatica, avrebbe un’azione afrodisiaca: questo perché la pianta sarebbe un vasodilatatore naturale in grado di aumentare l’afflusso di sangue negli organi sessuali maschili.

Nonostante alcuni importanti benefici, il caffè di cicoria comporta comunque a qualche controindicazione.

Questo, ad esempio, viene sconsigliato per tutte le donne in gravidanza per via della sua azione di stimolazione dell’utero, ma anche nei casi in cui si soffra di gastrite, ulcera peptica e ancora colecisti o calcoli renali, casi in cui l’assunzione della bevanda andrà regolata, magari chiedendo un parere al proprio medico curante.

Ultimo ma non meno importante, date le proprietà particolarmente digestive del caffè di cicoria, un effetto lassativo: per questo motivo è bene assumere la bevanda con un dosaggio limitata e a seconda della propria necessità.

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