giovedì 19 Dicembre 2024
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Chocolate Culture a Host, Pierre Hermé con Davide Comaschi: “Non c’è business senza cultura”

L’ultimo giorno è stato dedicato alla formazione delle generazioni future con una lectio magistralis condotta da Davide Comaschi, Roberto Beria e Matteo Berti per due classi del Politecnico del commercio e del turismo Capac di Milano e 50 studenti di Alma. Il tema è stato  “Il cioccolato è una ricchezza” e oggi più che mai è necessario studiarne le qualità per poter capire le molteplici applicazioni nell’ambito della pasticceria

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MILANO – A Host Milano, per la prima volta il maître chocolatier Davide Comaschi, presidente di Chocolate Culture, ha portato in una fiera ad alto contenuto business uno spazio dedicato alla cultura del cioccolato, con l’obiettivo di valorizzare i maestri artigiani italiani e far conoscere questo frutto prezioso che da secoli manda in estasi i palati.

Chocolate Culture a Host

Il programma studiato per questa edizione di Host, che si è chiusa il 17 ottobre, è stato ricco di appuntamenti con masterclass dedicate alla pasticceria, alla gelateria, alla ristorazione e alla caffetteria ma anche appuntamenti di approfondimento su temi importanti come la formazione, il business, la tecnologia e l’innovazione.

“Bisogna fare cultura” ha spiegato la professoressa Magda Antonioli di Uni Bocconi durante il talk a cui hanno partecipato Nicola Saldutti, direttore redazione economia del Corriere della Sera, Marco Barbieri di Confcommercio e Lorenzo Pepe di Barry Callebaut Italia.

Antonioli ha aggiunto: “Il turismo è un comparto trainante dell’economia italiana e la chiave di volta ne sono le esperienze di valorizzazione, che si basano sull’identità culturale dei territori. Il settore dell’enogastronomia è un esempio vincente e il cioccolato può diventare un’importante attrattiva.”

La cultura del cioccolato protagonista a Milano

Sul tema del marketing delle emozioni che sono espressione delle botteghe storiche e dell’artigianato italiano, si è poi raccontato quanto sia importante il ruolo di Milano con la sua capacità di creare esperienze come l’evento ChocoLOVE, la cui seconda edizione si terrà dall’ 8 al 14 febbraio 2024, in occasione di San Valentino, organizzato da Chocolate Culture e Confcommercio, che porta in città il meglio della produzione artistica del cioccolato applicato a tutti i settori dalla pasticceria, della ristorazione e della gelateria, per attirare il turismo di prossimità e far scoprire la cultura del cioccolato e la creatività delle imprese artigiane.

Milano Capitale della cultura del cioccolato è un obiettivo che si pone l’associazione guidata dal Campione del mondo del Cioccolato Davide Comaschi, che ha invitato sul palco i grandi Maestri della pasticceria mondiale a raccontare la loro visione del cioccolato.

È stato spiegato che cosa è il cioccolato, come si degusta per riconoscere una buona qualità, e cosa vuol dire produrre il vero cioccolato artigianale, grazie ai talk con l’esperta Monica Meschini di International Institute of Cocoa and Chocolate Tasting e con i maestri Guido Castagna, Gianluca Fusto, Luigi Biasetto, Frank Haasnoot.

Il climax si è raggiunto con la partecipazione del grande Maestro francese Pierre Hermé, che ha sottolineato come sia fondamentale fare cultura del cioccolato per elevare la professionalità e produrre qualità.

“Il mestiere del pasticcere è cultura” ha affermato il Maestro Hermé, “quando sono arrivato in Giappone 25 anni fa si consumava solo cioccolato al latte. Dopo il mio arrivo e tanti anni di lavoro in sinergia con i loro professionisti, il cioccolato fondente è diventato un must. Fare cultura sul cioccolato è l’unico modo per elevare la qualità dell’offerta”.

Con Cristina Astori, ceo Astori Group,
Luigino Granzera, ceo Irinox,
Nicola Michelon, ceo Unox,
Edi Grandi, Selmi Group,
Matteo Giordanengo, Bogana Group,
William Foppiani
di Frigomat, si è parlato invece di come creare un circolo virtuoso tra il professionista e l’industria tecnologica, per consentire in base alla creatività dei maestri di approfondire la ricerca.

La tecnologia ha come primo obiettivo quello di permettere al professionista di migliorare la produttività ma anche di farlo in modo sostenibile.

Lo spazio eventi di Chocolate Culture di lunedì 16 ha iniziato le sue attività con il maestro del gelato Paolo Brunelli, a seguire è stato affrontato il tema della destagionalizzazione delle gelaterie grazie al cioccolato, e quali sono i prodotti al cioccolato che in gelateria generano più business proposti dalla gelateria Wally di Andrea Zingrillo e da Gelart dei fratelli Riva.

All’ora di pranzo sono giunti sul palco gli chef della scuola internazionale di cucina italiana Alma, Matteo Papa e Luigi Margiovanni.

A seguire Denis e Andrea Buosi, maestri di Apei, che hanno portato il loro cioccolato liquido, una gustosa bevanda che richiama gli antichi usi Maya.

Si è chiuso il programma della giornata con un talk sulla ristorazione 3.0 con lo chef Chicco Cerea e una masterclass sul gelato al cioccolato con il maestro Mauro Crivellaro rappresentante della Mostra internazionale del gelato di Longarone.

L’ultimo giorno è stato dedicato alla formazione delle generazioni future con una lectio magistralis condotta da Davide Comaschi, Roberto Beria e Matteo Berti per due classi del Politecnico del commercio e del turismo Capac di Milano e 50 studenti di Alma.

Il tema è stato  “Il cioccolato è una ricchezza” e oggi più che mai è necessario studiarne le qualità per poter capire le molteplici applicazioni nell’ambito della pasticceria.

Chocolate Culture @Host23 è una prima pietra miliare per un percorso di accrescimento professionale necessario per cavalcare i nuovi trend del business.

L’area di Chocolate Culture a Host Milano si è rivelata come un punto fondamentale di incontro tra la tecnologia, l’innovazione, la creatività per costruire un business sostenibile all’insegna della qualità.

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