BOSTON – Concluso il Champion’s Hub organizzato da Victoria Arduino, Urnex e Mahlkönig. Quindi da stamani è il turno del mondiale Wbc, la World barista championship. La competizione prende finalmente quota con le prove libere di tutti i concorrenti. E questa di Boston sarà l’edizione numero 20.
Ventennale che pochi ricordano perché il primo mondiale è stato quello disputato a Montecarlo con pochissimi mezzi. Davvero lontano anni luce da quello che sta accadendo negli Usa.
Champion’s Hub concluso: oggi cominciano le prove ufficiali, che non attribuiscono punteggio
Piuttosto sono un’ulteriore occasione per i concorrenti per prendere confidenza con la Victoria Arduino VA 388, che è la macchina del mondiale. Affinando le loro preparazioni.
Ieri invece si sono concluse le oltre 50 sessioni di test al Champions’ Hub. Prove sulle quali molti campioni nazionali hanno puntato per completare la preparazione.
In mattinata sulle tre postazioni si sono allenati il campione russo Kostantin Khramov con il coach Alexey Kugaenko (stazione 1), il campione australiano Matt Lewin con il coach Sasa Sestic ex campione del mondo 2015 e inventore del pareggiatore (stazione 2); infine, la campionessa Olandese Wendelein van Bunnik con il coach Patrick Groenewold (stazione 3).
La intensa mattinata ha permesso di scoprire alcuni dei segreti dei concorrenti
Dai frigoriferi speciali per conservare il caffè a temperatura costante, all’articolazione sempre più sofisticata delle squadre. Che vedono all’opera oltre al concorrente e ai diversi assistenti, il coach e, in diversi casi, anche il supervisore.
E c’è anche la novità del super caffè preparato per i mondiali
Sì, perché dopo aver attraversato la fase di supporto del torrefattore personale in grado di cotture speciali e di fornire verdi particolari per le sfide, adesso è il turno del coach che visita le piantagioni e indica ai coltivatori come procedere per ottenere il super caffè da buttare nella sfida iridata.
Sofisticazioni? Per alcuni sì
Di sicuro una tendenza che fa capire in che direzione si sta muovendo il mondo dello speciality. Che ha dimostrato negli anni di saper trainare anche tutto il resto del settore. Per questo i mondiali sono un’occasione da non perdere. È qui che si distilla il caffè del futuro. E anche il modo di accompagnarlo e servirlo. Aspetto che non va mai sottovalutato. E che infatti i giudici valutano con appositi punteggi. Punti pesanti per la classifica.
Infine ieri è arrivato a Boston il campione italiano Brewing Alessandro Galtieri anche lui in gara da oggi
Mentre Giacomo Vannelli, campione italiano caffetteria, ha proseguito il suo intenso allenamento con Andrea Lattuada presso la torrefazione Jako che ha concesso le proprie attrezzature al nostro campione.