TORINO – La colazione tradizionale all’italiana, cappuccio e cornetto, sta sempre più cedendo il passo alle alternative più salutistiche. Le nuove tendenze milk-free, che si tratti di accontentare i vegani o semplicemente gli intolleranti al lattosio, hanno cambiato i menù di molti locali. A breve, anche questo primo pasto quotidiano, si trasformerà a Torino, al Chiodi LatiniNew Food. Un saluto quindi al cappuccino con latte vaccino e brioche ricche di burro. Un’apertura che anticipa la svolta delle abitudini di consumo torinesi. Quasi un antipasto alla prossima apertura di Starbucks che, dopo Milano, punta proprio al capoluogo lombardo per procedere con la sue espansione sul territorio italiano.
Chiodi LatiniNwe Food, Caffetteria vegetale integrale
La firma è quella dello chef Antonio Chiodi Latini. Nel locale che aprirà in via Bertola quasi all’angolo con via Pietro Micca, il mondo vegetale sarà protagonista di un’offerta unica sul territorio italiano. La cui proposta andrà dal mattino alla sera.
A un anno esatto dall’apertura del ristorante Chiodi Latini New Food di via San Quintino
Procede la ricerca che il cuoco torinese porta avanti su un tipo di cucina buona, sana. Capace di rendere il gusto un elemento imprescindibile da ogni preparazione a base vegetale. Adesso inizia un nuovo percorso.
Il ristorante prosegue con la sua offerta bistrot e gourmet
Sempre sotto la guida di Chiodi Latini senior per il pranzo e per la cena, nella Caffetteria arriva il figlio Stefano che conclude la sua esperienza lavorativa a Villa Somis.
«Se non fai scuola – spiega Antonio Chiodi Latini – non puoi fare continuità e per questo sono fondamentali le persone». Ecco dunque che la squadra della nuova caffetteria si preannuncia un tris d’assi.
In primis perché lo chef, il barista e il pasticcere lavoreranno insieme nel grande bancone che accoglierà i clienti. Il lato del bancone che affaccia sulla vetrina vedrà alternarsi lo chef Stefano Chiodi Latini e la pasticcera Alessia Semeraro.
La parte bar caffetteria sarà gestita da Marco Tesconi
Ex Lavazza con vent’anni di esperienza nel mondo del caffè. «Il caffè è una bevanda vegetale da duecento anni. – spiega Tesconi – ed ecco perché qui sarà ingrediente della cucina.
Oltre a essere protagonista delle colazioni con diversi blend di arabica e robusta e piccole guest roastery. Questa nostra esperienza potrebbe definirsi la fifth coffee wave perché al concetto di artigianalità e metodi alternativi di estrazione del caffè, cambia location e diventa boutique casual con prezzi alla portata di tutti».
Lo spirito pop
Un luogo in cui l’alta qualità si sposa ai prezzi democratici per pranzi e cene che consentono di mangiare con 15 euro. E così la Caffetteria vocata al bello e alla cultura avrà anche un respiro internazionale «dove è abolito dire che la cucina è chiusa – spiega Stefano Chiodi Latini.
Dal mattino alla sera la nostra proposta sarà a 360° e quindi ben vengano lo spaghetto al pomodoro delle 16 o il risotto con mirtilli e spuma di caffè per colazione».
E se l’anima bistrot del locale proporrà nel corso della giornata la possibilità di assaggiare i piatti della cucina di Chiodi Latini New Food, oltre a cocktail serali realizzati con spezie e fermentazioni, sono la caffetteria e la proposta della colazione a dettare nuovi parametri di consumo.
Il cappuccino sarà preparato con acque vegetali autoprodotte di soia, mandorla, riso e avena. «con blend su cui stiamo lavorando per rendere la nostra offerta unica», spiega Chiodi Latini.
Bandite le brioche, torte all’acqua, biscotti e pasticceria vegetale integrale accompagneranno proposte salate come i panini in stile Turineisa o primi piatti. Ma non mancheranno estratti e gelati di frutta e verdura o la floccatrice per preparare la propria avena.