MILANO – Non basta saper preparare l’espresso. Questa è l’idea di partenza del nuovo progetto on the road della trainer e, come la conoscono nel settore, la Queen della Latte art, Chiara Bergonzi. La comunicazione è un altro must have dei professionisti dietro al bancone, allo stesso modo di come saper erogare una tazzina di qualità. Manca spesso ancora la competenza nel relazionarsi adeguatamente al consumatore e superare così la nicchia dello specialty coffee.
L’Italia è ancora indietro sui dettagli di presentazione al cliente finale: dalla posizione della macchina che ora vuole davanti al bancone, alla spiegazione dell’offerta in maniera efficace. Perché per vincere la battaglia della qualità, bisogna poter educare il consumatore.
Chiara Bergonzi: come è nata questa iniziativa? Cosa mancava secondo lei?
“Tutto è nato dal fatto che sono alla ricerca continua di cose nuove da sperimentare e portare a vantaggio del settore. Ho iniziato a presentare la masterclass “Il barista parlante” in varie manifestazioni, perché sono convinta che si possa esser professionisti di livello e rendere vani tutti gli sforzi se non si è anche capaci di comunicare col cliente. Il barista non può limitarsi a un saluto e alla somministrazione.
Con Francesca Dusi, co founder insieme ad Andrea Nicolucci di Pratello Lab, mi è venuto in mente allora di inventarci un modulo dal nome “Coffee and Mind”, in cui la parte relazionale e di approccio al cliente venisse finalmente valorizzata. Unendo così il mondo del caffè con quello della neuroscienza.
Siamo partite insieme, abbiamo studiato il format rendendolo interessante sia per l’utente medio, sia per il barista che per l’imprenditore e poi lo abbiamo testato online per due volte. Abbiamo raccolto un buon feedback entrambe le dirette.
Avendo registrato questo riscontro positivo, ci siamo attivate per portarlo su strada: la prima inaugurazione di questo progetto live è stata raccolta da Francesco Lipari con una tappa in Sicilia, coinvolgendo titolari di impresa e torrefattori, non solo operatori quindi, ma tutti coloro che lavorano nell’horeca.
Volevamo dare qualcosa in più ai professionisti. Io ormai intendo la formazione in un modo differente dal solito: invece di svolgere corsi della durata di qualche giorno che lasciano delle informazioni limitate a quelle sessioni, con questo nuovo approccio più mentale, è possibile creare un percorso di consulenza che sia duraturo di studio. Che va al di là delle competenze tecniche della preparazione caffè, e che possa smuovere una consapevolezza e un mind set diverso.”
La comunicazione più efficace della bevanda come può esser insegnata e quindi imparata?
“Dal punto di vista didattico, sono necessari degli studi per sviluppare una padronanza della comunicazione al cliente. Il percorso che si può intraprendere è legato a delle tecniche realizzate a studi comportamentali e individuali da applicare concretamente dietro al bancone. Per imparare a persuadere il consumatore finale con gli strumenti più giusti.”
Quali altre tappe sono in programma?
“Abbiamo sicuramente in calendario Milano, Trieste, Torino probabilmente una seconda su Palermo e Roma. Le date sono ancora da definire entro dicembre.”
Chiara Bergonzi, a chi si rivolge quindi la masterclass?
“A tutti coloro che vogliono migliorare la loro comunicazione e superare i propri limiti nel relazionarsi ai clienti.”
Come poter partecipare e a quali costi?
Conclude Chiara Bergonzi: “Le masterclass sono gratuite, le facciamo in base a chi sceglie di sposare il progetto e intraprendere dei percorsi pensate per le proprie aziende: si può decidere in accordo un pacchetto studiato appositamente considerando le esigenze della singola impresa.
Per info e contatti: chiara@coffeetraining.it