domenica 22 Dicembre 2024
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Chef Express (ristorazione Gruppo Cremonini), bilancio di sostenibilità 21: dei 345 milioni, il 97% agli stakeholder, dipendenti, fornitori e comunità locali

Gli scarti alimentari dei ristoranti e dei punti Vendita sono diminuiti del 24% rispetto all’anno precedente e alimenti per oltre 35.000 euro di valore sono stati recuperati e donati tramite la collaborazione con Banco Alimentare, mentre i restanti progetti a sostegno della Comunità e del territorio hanno raggiunto oltre 76.000 euro in donazioni a favore delle Associazioni Non Profit

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CASTELVETRO DI MODENA (Modena) – Chef Express, società che gestisce tutte le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini, mantiene il suo impegno nella rendicontazione di sostenibilità e pubblica la nuova edizione del bilancio di sostenibilità, aggiornato all’esercizio 2021 e con perimetro esteso a tutte le Società controllate – in particolare Roadhouse Spa e C &P Srl – con sede legale in Italia, che gestiscono oltre 400 punti vendita.

Il bilancio di sostenibilità di Chef Express

Il documento, redatto con il supporto metodologico di ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, è stato realizzato in conformità agli standard internazionali più riconosciuti quali i GRI-Global Reporting Initiative e SASB-Sustainability Accounting Standards Board.

Come spiega Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express, “Oggi, in questa fase di ripresa post-pandemica, la volontà di ripartire più forti di prima ci ha fatto scegliere con coraggio di confermare le aperture di nuovi Punti Vendita e Ristoranti e programmarne altre: la nostra risposta è stata quella di accelerare gli investimenti per le infrastrutture e l’innovazione, mantenendo come premessa della crescita la sostenibilità declinata lungo le direttrici ESG”.

Le cifre della sostenibilità

Dai numeri del bilancio di sostenibilità emergono dati che dimostrano nei fatti l’impegno di Chef Express nei tre ambiti – economico, sociale e ambientale – in cui si declina la sostenibilità.

Emerge, per esempio, che la società crea ricchezza per il territorio e la condivide con tutta la filiera: infatti, il valore economico generato nel 2021 mostra una crescita del 25% rispetto al 2020 e, dei 345 milioni di euro generati, il 97% sono stati distribuiti agli stakeholder quali dipendenti, fornitori e comunità locali.

Per quanto riguarda l’ambiente, Chef Express e le sue controllate da diversi anni utilizzano il 100% di fonti rinnovabili con Garanzia d’Origine per il proprio fabbisogno di energia elettrica, di cui oltre 1.413 MWh sono autoprodotti da propri impianti fotovoltaici.

Calcolando l’intensità di consumo energetico sul fatturato, emerge che i sistemi di efficientamento hanno permesso di ridurre del 22% il consumo di energia elettrica e del 19% le emissioni di gas a effetto serra rispetto al 2020. L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili ha permesso inoltre di evitare l’emissione di oltre 28.000 tonnellate di CO2 in atmosfera solo nel 2021.

I traguardi della società

Avendo ampliato il perimetro di rendicontazione a tutti i siti della ristorazione gestiti in Italia, si registra che la metà dei rifiuti prodotti viene avviata a riciclo o recupero e, nel complesso, l’intensità dei rifiuti sul fatturato è diminuita del 15% in un anno. Inoltre, l’ottimizzazione e il monitoraggio degli utilizzi di acqua hanno permesso di ridurre del 26% l’intensità dei consumi idrici rispetto al fatturato.

Gli scarti alimentari dei ristoranti e dei punti vendita sono diminuiti del 24% rispetto all’anno precedente e alimenti per oltre 35.000 euro di valore sono stati recuperati e donati tramite la collaborazione con Banco Alimentare, mentre i restanti progetti a sostegno della Comunità e del territorio hanno raggiunto oltre 76.000 euro in donazioni a favore delle Associazioni Non Profit.

Nella gestione della catena di fornitura il 2021 ha registrato un aumento del 20% rispetto alla quantità di prodotti alimentari acquistati da fonti sostenibili e certificate: circa il 41% delle arance, 17% del caffè e 34% delle uova acquistate sono infatti associati a progetti di sostenibilità; inoltre, il 100% della carne proviene dalla filiera tracciata e controllata di Inalca, società del Gruppo Cremonini.

Il packaging e l’investimento nel digitale

Per quanto riguarda il packaging, l’impegno di Chef Express e delle sue controllate si muove nella direzione della progressiva sostituzione della plastica con plastica riciclata, bioplastica e carta. Nel 2021 il 16% dei materiali per il packaging provengono da fonti rinnovabili certificate e il 7% da riciclo.

Infine, investire nel digitale significa anche migliorare la qualità delle attività con un importante risvolto operativo: dopo la pandemia, Chef Express ha avviato la ricerca di nuove risorse, arrivando ad assumere oltre 1.200 dipendenti nell’ultimo anno. Grazie alle innovazioni digitali che consentono di automatizzare i processi, i dipendenti possono concentrarsi su aspetti a maggior valore aggiunto, legati al servizio al cliente.

In linea con questa iniziativa è stato fatto un investimento ulteriore sulle persone, progettando e realizzando diversi percorsi di formazione per tutti i livelli, dedicati a competenze trasversali e manageriali, ed erogando complessivamente nell’ultimo anno oltre 30.000 ore di formazione.

Il bilancio di sostenibilità completo è consultabile a questo link.

La scheda sintetica dell’azienda

Chef Express, società controllata dal Gruppo Cremonini, realizza il 54% dei ricavi nell’ambito delle attività in concessione (stazioni, aeroporti, autostrade e ospedali, e a bordo treno): la società è leader in Italia nelle stazioni ferroviarie, con punti vendita in 50 scali ferroviari, è presente nel settore della ristorazione aeroportuale in 13 aeroporti italiani, e gestisce 55 aree di ristoro sulla rete autostradale italiana e sulle strade di grande comunicazione.

Nel mercato della ristorazione a bordo treno la società è leader in Europa con oltre 140 treni serviti quotidianamente in 5 Paesi Europei. Nel canale degli shopping mall, outlet e retail park opera con la società C&P (JV col Gruppo Percassi) che, tra gli altri, annovera in portafoglio il noto brand internazionale di asian food Wagamama.

Infine nella ristorazione commerciale controlla le catene casual dining Roadhouse Restaurant, Calavera e Billy Tacos. All’estero gestisce la catena anglosassone Bagel Factory.

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