CESENA – Il punto di partenza è stata un’indagine effettuata dall’Osservatorio Confcommercio cesenate secondo la quale risulta che il parco clienti della colazione può addirittura essere aumentato, non in calo come adesso.
Colazione: una tradizione obsoleta?
I baristi cesenati si ingegnano per ovviare alla contrazione dei consumi che investono anche le colazioni, tradizionale core business dei pubblici esercizi.
E l’arma adoperata è un mix di creatività e passione. Da un’indagine effettuata dall’Osservatorio Confcommercio cesenate risulta che il parco clienti della colazione può addirittura essere aumentato; è possibile se si adottano precise strategie fondate su qualità e professionalità. Oltre alla zoccolo duro di quelli affezionati.
Una ricerca Doxa: i risultati
Osserva il presidente Fipe Confcommercio Angelo Malossi – risulta come per gli italiani l’abitudine a fare colazione sia soprattutto casalinga.
A favorire quest’abitudine non è tanto o comunque esclusivamente il potere di spesa familiare diminuito. Piuttosto l’ attenzione a variare la propria dieta e a mangiare prodotti salutari e poco calorici.
Allora ecco che di fronte alle nuove esigenze i pubblici esercizi della Fipe si stanno “inventando” nuove tipologie di colazione da offrire ai loro clienti.
Una colazione che punta sulla genuinità
A fianco dell’intramontabile caffè/cappuccino con brioche, adesso le proposte sono arricchite con biscotti fatti a mano, pane e marmellata; yogurt e frutta fresca con un occhio di riguardo sempre alla stagionalità del prodotto“.
Fra i nuovi bar che hanno aperto in città, una quindicina da inizio anno, ce ne sono alcuni che puntano sull’innovazione. Fra cui ad esempio la proposta di una vasta gamma di miscele per il caffé e bevande. Tra i desiderata principali dei clienti le richieste restano poche ma inderogabili.
Caffè e cappuccino di ottima miscela, paste e prodotti dolciari di prima qualità e di massima genuinità. La spesa media per la colazione rilevata ai bar si aggira sui due euro e 20″.