TRIESTE – Al via il terzo ciclo di appuntamenti dal titolo “Cenacoli del Caffè. Il caffè in un libro e nel suo territorio: l’Italia”, promosso dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste (aMDC). L’iniziativa, coordinata dal socio poeta e scrittore Giorgio Micheli, si protrarrà fino a maggio 2020 ogni secondo martedì del mese alle ore 18:00 nella sede dell’Iniziativa Centro Europea di via Genova 9 a Trieste. Ogni Cenacolo verrà anticipato da qualche pagina letteraria a tema caffè curata dalla socia Mariagrazia Stepan.
Dopo l’anteprima del saggio “Caffè verde” in un libro di Alberto Polojac e Andrej Godina, avvio oggi – martedì 12 novembre – con la presenza del bolognese Manuel Terzi, attivo operatore del settore da oltre vent’anni, che ha scritto il libro “Se non è buono che piacere è?”, con la collaborazione di Enzo Radunanza, Pendragon editore. Testo presentato a Trieste in anteprima. Si tratta di una novità affrontata in prima assoluta con la tematica sulla Permacultura.
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma le nostre scelte condizionano i mercati e i prodotti, soprattutto quelli a più alta valenza sociale. Il caffè non ne è da meno.
Per la prima volta si affronta con serietà questa specifica problematica
«Non ce ne rendiamo conto, ma di fatto -afferma Manuel Terzi- si tratta di un prodotto agricolo a forte e incisivo impatto ambientale. Come se questo non bastasse, negli ultimi anni sono molti i torrefattori, il cui compito è quello di selezionare, tostare e vendere il miscelato, magari senza competenza agronomica, che spesso girano il mondo per visitare le piantagioni. Il che di per sé non è male. Ma quanti voli, trasferte, costi, per poi eventualmente acquistare soltanto una decina di sacchi per tipo o ancora meno?
Sono costi che gravano sul prodotto in maniera drammatica. Con uno spreco inutile e con un terribile impatto sul nostro povero pianeta. Corre quindi l’obbligo morale di cercare di rendere meno impattante possibile la nostra amata nera bevanda.
Per tutte queste ragioni – aggiunge Terzi – risulta assolutamente primario trovare una via che sia sostenibile dal punto di vista dell’equità del commercio, dei coltivatori, produttori e consumatori. Ma anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.»
Ecco il programma completo della terza serie dei Cenacoli del caffè
Di seguito, la scaletta dei “Cenacoli del caffè”, declinati in appuntamenti nei quali verranno presentati autori locali e nazionali che hanno scritto riguardo il caffè, raccontandone i diversi aspetti e diffondendo la cultura della materia.
Saranno affrontati aspetti antropologici e sociali, letterari, filosofici, fotografici, tecnici e scientifici, sulla produzione e trasformazione della materia prima e l’offerta alla clientela del vero espresso e cappuccino italiano.
Ogni incontro offrirà occasioni divulgative aperte gratuitamente a tutti per raccontare e raccontarsi, attraverso semplici gesti quotidiani che accompagnano il consumo della squisita aromatica bevanda, che verrà poi offerta ai presenti. Accesso libero fino esaurimento dei posti disponibili.
Appoggiano i Cenacoli del caffè: Associazione caffè Trieste; Associazione Giuliani nel Mondo; Admo; Antico Caffè Torinese; Demus; La San Marco; Lega per la difesa dei Caffè Storico Letterari; Lets; Mediolanum; Trieste Altruista; Trieste Book Fest, Trieste Caffè; Villa Grafiche.
Una rappresentazione teatrale a Vienna
Non solo, aMDC è impegnata anche su altri fronti internazionali: la rappresentazione teatrale “Il panettiere e la luna. Ballata per un cappuccino” che si terrà il 16 novembre a Vienna nella Kapuzinerkirche e presso l’Istituto di cultura italiano oltrecché domenica 1 dicembre alle ore 15 al teatro Arrigoni a San Vito al Tagliamento (PN).
Nella stessa cittadina, aMDC coorganizza la manifestazione “Cioccolato & Caffè” (29 novembre-1 dicembre 2010). A riguardo, si segnala l’importante tavola rotonda “Le mille sfumature di caffè e cacao”, in sala Consigliare a Palazzo Rota, con la partecipazione dei docenti Sonia Calligaris del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali dell’Università di Udine e Pietro Aloisio, presidente di Assenso-Associazione nazionale di Analisi Sensoriale.