mercoledì 30 Ottobre 2024

Cellini Caffè presenta con Biova Project la birra artigianale creata dal riuso di capsule ammaccate

Gianluca Fausti, direttore marketing della torrefazione: “Andare oltre per noi è un impegno totale, che ci spinge tutti i giorni a metterci alla prova su tutti i possibili ambiti: dalla produzione alla comunicazione, dalla selezione dei chicchi verdi all’ossessione per la qualità organolettica che ogni singola miscela deve saper suscitare, fino ad arrivare ai nuovi prodotti che sviluppiamo e ai contesti in cui li presentiamo. E anche le nostre partnership parlano di questa forma mentis: insieme a Biova Project abbiamo voluto oltrepassare i confini classici della collaborazione nell’industry food&beverage e reinventare l’inizio e fine vita dei prodotti che facciamo”

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MILANO – La sostenibilità non è più una scelta facoltativa e il mondo del caffè non fa eccezione. Ne è un esempio l’imminente entrata in vigore del Regolamento Europeo sulla deforestazione (Eudr), che sarà implementato a partire dalla fine di dicembre 2024. Ma l’attenzione ad una realtà più green si riscontra anche in altri aspetti.

Secondo l’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano ben otto aziende agroalimentari su dieci ricorrono a processi di riuso degli scarti di lavorazione nel rispetto dell’economia circolare.

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Ed è su questo spirito d’innovazione e attenzione verso l’ambiente che prende forma l’innovativa birra artigianale al caffè, frutto della collaborazione tra Cellini e Biova Project, nata dall’utilizzo delle capsule danneggiate.

La seconda vita del caffè: la birra sostenibile di Cellini Caffè e Biova Project

Di cosa si tratta nello specifico? Il caffè recuperato dalle capsule ammaccate durante il processo produttivo rinasce in una birra di alta qualità: oltre 10.000 capsule altrimenti inutilizzabili, sono state trasformate in 2500 litri di una bevanda alcolica che riscrive le regole del gusto e dell’economia circolare.

Il progetto è stato presentato presso la sede di SBAM, la creative agency superpowered by JAKALA di Milano, che ha curato il concept creativo del progetto.

All’evento erano presenti: Franco Di Pietro, ceo e founder di Biova Project, Giorgio Boggero, ceo di Cellini Caffè, Gianluca Fausti, direttore marketing della torrefazione e Samanta Giuliani, co-founder di SBAM, la creative agency del gruppo Jakala.

Giorgio Boggero prende la parola: “La sostenibilità è diventata ormai un mantra per tutte le aziende. Il marchio Ekaf ha più di 75 anni di storia e l’attenzione alle tematiche ambientali ha sempre contraddistinto la nostra strategia di mercato. Ormai è da molti anni che utilizziamo energia provenienti da sole fonti rinnovabili.

Acquistiamo inoltre caffè all’origine certificati Rainforest, Utz e Fairtrade poiché ci sentiamo obbligati ad adottare un approccio sostenibile nella filiera. Siamo certificati ISO 14001: ciò significa che abbiamo un processo aziendale votato al rispetto dell’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento”.

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Da sinistra: Samanta Giuliani, managing partner di SBAM, Giorgio Boggero, ceo di Cellini e Gianluca Fausti, cmo Cellini

Boggero aggiunge: “I cartoncini dei nostri prodotti provengono da foreste gestite e preservate in un’ottica green. Tutto ciò ci permette di offrire ai nostri consumatori prodotti sempre più sostenibili. L’ultimo prodotto nato in casa Cellini è la capsula compostabile Home Compostable con all’interno caffè specialty caratterizzati dal meglio dei due mondi: la pura sostenibilità unita ad un’alta qualità del prodotto finale. Come azienda ci impegniamo ogni volta a pensare qualcosa che ci renda sempre sostenibili”.

Gianluca Fausti, direttore marketing della torrefazione, afferma: “Andare oltre per noi è un impegno totale, che ci spinge tutti i giorni a metterci alla prova su tutti i possibili ambiti: dalla produzione alla comunicazione, dalla selezione dei chicchi verdi all’ossessione per la qualità organolettica che ogni singola miscela deve saper suscitare, fino ad arrivare ai nuovi prodotti che sviluppiamo e ai contesti in cui li presentiamo. E anche le nostre partnership parlano di questa forma mentis: insieme a Biova Project abbiamo voluto oltrepassare i confini classici della collaborazione nell’industry food&beverage e reinventare l’inizio e fine vita dei prodotti che facciamo”.

Fausti aggiunge: “Nella nostra linea di alluminio abbiamo identificato degli scarti di produzione. L’alluminio è contraddistinto da caratteristiche di protezione del prodotto, il caffè all’interno, ed è un materiale facilmente riciclabile. Tuttavia ha una carenza: il materiale ha un grande effetto memoria.

E quindi, appena questo viene ammaccato o si piega, per noi è imperativo impedire che venga destinato al consumo perché non assicurerebbe un risultato ottimale in tazza. Da tutte le capsule sottopeso o ammaccate che scartiamo abbiamo deciso di utilizzarle per trasformale in una risorsa e creare un prodotto piacevole al gusto e al palato”.

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Da sinistra: Franco Dipietro, founder e ceo di Biova Project, Samanta Giuliani, managing partner di SBAM, Giorgio Boggero, ceo di Cellini

E questa birra speciale prosegue il solco dell’eccellenza tipica di tutta la gamma Cellini: leggera, trae ispirazione dalla Schwarzbier, lager scura tedesca, ed è caratterizzata da un colore intenso e da piacevoli note di caffè 100% Arabica. Con una gradazione alcolica del 4,7%, offre un’esperienza gustativa accattivante, in cui la morbidezza e le sfumature tostate del caffè si fondono in un equilibrio perfetto con la freschezza della birra.

La birra Biova Cellini sarà disponibile nei punti vendita di Cellini Caffè da venerdì 11 luglio. Il prezzo di vendita oscillerà dai 6 agli 8 euro a seconda della location. 

Franco Dipietro, founder e ceo di Biova Project, sottolinea il vero elemento distintivo di questa collaborazione: “Il progetto con Cellini è nato da una volontà comune: Biova Cellini è un’ottima birra al caffè, che unisce il mondo della birra artigianale a quello del caffè selezionato e tostato con cura. E racconta anche una splendida storia di economia circolare, a dimostrazione che oggi finalmente si può, e si deve, investire davvero sulla sostenibilità aziendale puntando allo stesso tempo ad avere un prodotto di alta eccellenza per il consumatore finale”.

Il Tour Coffee Hour

Ma cambiare il formato non era sufficiente: Cellini ha voluto riscrivere anche il momento di consumo del caffè. Per celebrare questa nuova avventura di gusto, la torrefazione insieme a Biova Project presenta il tour Coffe Hour: un calendario di eventi nei bar targati Cellini di Milano che permetteranno di scoprire un nuovo modo di gustare il caffè, attraverso la degustazione della birra Biova Cellini e di una selezione di signature cocktail al caffè firmati Cellini che accenderanno le serate dalle 17:30 alle 20:30, andando oltre il solito Happy Hour e inaugurando un nuovo momento di consumo.

Giovedì 11 luglio

Cube Milano Brera – Via Solferino, 27

17:30 – 20: 30

Venerdì 12 luglio

Caffè Inn International Bistrot – P. le Medaglie D’Oro, 3

17:30 – 20: 30

Giovedì 18 luglio

El Beverin – Via Brera, 29

17:30 – 20: 30

“Con Cellini, abbiamo raccolto una delle sfide più belle della nostra carriera” commenta Samanta Giuliani, managing partner di SBAM, “Rendere POP la comunicazione del caffè, rivoluzionando ogni stereotipo dell’industry nel modo in cui lo raccontiamo, mostriamo e facciamo provare. E siamo felici di lavorare a quattro mani con un cliente che questa voglia di andare oltre la mette in campo, per davvero, in ogni singolo aspetto della produzione. La Coffee Hour e la birra Biova Cellini sono due splendide dimostrazioni di questo “andare oltre” che unisce SBAM e Cellini. Abbiamo portato in vita un caffè come non lo si è mai visto, cioè sottoforma di birra, e lo abbiamo presentato in un contesto in cui non si è mai visto, ovvero inventando la Coffee Hour”

La campagna Biova Cellini e la Coffee Hour sono frutto della collaborazione tra la Contemporary Italian Roastery e SBAM, l’agenzia creativa che dal 2023 è partner strategico di Cellini su tutta la comunicazione ATL e digital, mentre media e PR sono gestite da JAKALA. A firmare l’identità visiva della birra è Arc’s, con un design in cui convivono il system grafico di Biova Project, e gli elementi distintivi non convenzionali, tipici della comunicazione Cellini.

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