MILANO – Gli imbarchi brasiliani di caffè proseguono a pieno ritmo beneficiando di prezzi nettamente superiori a quelli dell’anno scorso. Secondo i dati mensili diffusi dal Consiglio degli esportatori di caffè del Brasile (Cecafé), l’export di caffè in tutte le forme (caffè verde, torrefatto e solubile) ha raggiunto ad agosto un volume di 3,016 milioni di sacchi da 60 kg, pari a un incremento sull’anno del 13,4%.
Ma a restituire il sorriso agli esportatori brasiliani è innanzitutto il dato a valore, che cresce del 40,1%, per un totale di 565,788 milioni di dollari.
Nei primi 2 mesi dell’annata di raccolto brasiliana 2014/15 (luglio-agosto) si è registrata una crescita a volume del 23,6%. Sono stati esportati 6.046.957 sacchi di caffè in tutte le forme, per un valore di 1,131 miliardi, superiore del 50% a quello dell’analogo periodo del 2013/14. Guardando ai dati disaggregati spiccano i volumi di esportazione dei robusta (conillon), che sfiorano gli 800.000 sacchi, con un incremento sull’anno del 140%.
Dall’inizio dell’anno sono stati esportati 23.626.110 sacchi, con un incremento del 18,1% rispetto ai primi 8 mesi del 2013. Il fatturato è stato di 4 miliardi di dollari, pari a un maggior valore del 14,6%. L’export di caffè raggiunge quota 21.267.462 sacchi (+20,4%), di cui 19.277.462 di arabica (+14,9%) e 1.989.039 di robusta (+123%).
Negli ultimi 12 mesi disponibili (settembre 2013-agosto 2014), gli imbarchi sono risultati pari a 35,282 milioni di sacchi, di cui 29,726 milioni di caffè arabica, 2,405 milioni di conillon e 3,571 milioni di solubile, per un valore totale che ha superato i 5,731 miliardi di dollari.
“I volumi sin qui esportati dall’inizio dell’anno confermano il buon andamento dell’export” ha dichiarato a commento dei risultati il direttore generale di Cecafé Guilherme Braga aggiungendo che essi continuano a essere “in linea con le aspettative per l’anno solare 2014 di un export attestato tra i 34 e i 35 milioni di sacchi, pari a un incremento compreso tra l’8% e l’11% rispetto al 2013.
