Il caffè ha già dimostrato di esercitare effetti positivi sul mantenimento dello stato di salute. Ora emergono anche dati chiari, che ne correlano il consumo regolare con una significativa riduzione della mortalità per tumori del cavo oro-faringeo. Un risultato indipendente da sesso, età, abitudine al fumo e consumo di alcol.
Il dato emerge dal lungo e ampio Cancer Prevention Study II, condotto in USA dal 1982
Sono stati selezionati 968432 soggetti, tra uomini e donne, sani al momento dell’inclusione. Sia consumatori abituali di caffè o té sia non consumatori, o consumatori occasionali.
Il caffè contiene buone quantità di antiossidanti, come l’acido caffeico, il cafestolo e il kahweolo, che hanno già dimostrato proprietà protettive sul DNA.
I dati dello studio statunitense ora mettono in luce che, già con un consumo medio di 3 tazze/die di caffè con caffeina (caffè americano, ogni tazza=237 ml), il rischio relativo (RR) di mortalità per tumori oro-faringei si riduce a 0.68.
Con 4-6 tazze, il rischio praticamente si dimezza (RR=0.58-0.51).
Quanto al caffè decaffeinato, i suoi effetti sono simili, ma molto meno evidenti. Mentre il consumo di té, almeno in questo ambito, risulta ininfluente.
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