MILANO – Ecco i cassonetti intelligenti. La loro specialità è appunto, quella di riciclare le cartucce. Da quelle dei fucili da caccia a quelle delle macchinette per il caffè. Perché la White Star, una startup di Roma, li ha presentati alla fiera Ecomondo di Rimini.
Cassonetti rispettosi dell’ambiente made in Italy
Due brevetti originali e italiani. Inventati da uno dei soci, Stefano Ceccarelli, e ora lanciati sul mercato.
La macchina per le cartucce da fucile è destinata ad armerie, poligoni e Comuni con una elevata presenza di cacciatori.
Questi ultimi possono buttare i proiettili usati nella macchina. Poi questa separa automaticamente il bossolo di polipropilene (una plastica pregiata) e il fondello di ferro ottonato.
I cassonetti possono lavorare fino a 5.000 cartucce, prima di essere svuotati
In questo modo si recuperano materiali di pregio e si evita che finiscano nell’ambiente. Stesso principio vale per la macchinetta per il riciclo delle capsule del caffè.
Questa separa il caffè usato dall’alluminio o dalla plastica della capsula. Perché la polvere viene poi smaltita con l’umido o riciclata in vari modi per almeno una ventina di utilizzi differenti a cominciare dalla coltivazione dei funghi. Alluminio e plastica recuperati.
Tre modelli di cassonetti per il caffè
Uno piccolo da famiglia, uno medio da ufficio e uno grande da locali o centri commerciali. Perché quest’ultimo può trattare fino a 50.000 capsule al mese. Paolo Costantini, l’altro socio di White Star, spiega che l’obiettivo dell’azienda è “rendere differenziato il rifiuto non differenziato“.