MILANO – L’iniziativa del cashback ci aveva fatto battere il cuore e poi aveva messo in discussione ogni certezza per il modo in cui era stato messo in pratica: tra chi lo ha interpretato ambiguamente, approfittandone, e chi invece non l’ha trovato veramente vantaggioso, ora arriva la mazzata finale. Il super cashback da 1500 euro per gli utenti più esemplari non è più certo: leggiamo che cosa sta succedendo (e non) da ioleggo.it.
Cashback: le difficoltà continuano
Dopo il caso dei furbetti del cashback, ora è in bilico il ‘super cashback’ da 1.500 euro. Il premio semestrale previsto per i 100mila “virtuosi” che si sono iscritti al cashback e che avevano totalizzato più transazioni nell’arco di sei mesi, rischia ora di essere congelato dopo il caso dei furbetti che frazionano i pagamenti ed eseguono micro-transazioni a raffica solo per scalare la classifica.
Il superbonus potrebbe essere congelato fino a dicembre, in attesa che i tecnici di PagoPa mettano a punto un algoritmo in grado di individuare gli abusi e scartare le transazioni da pochi centesimi o da pochi euro che drogano la graduatoria finale.
A sollevare il problema sono stati i gestori dei distributori di benzina
Che hanno capito il trucco legato ai rifornimenti self service: in parecchi infatti, approfittando dell’assenza dei gestori, andavano a fare il pieno dividendo i pagamenti in pochi centesimi alla volta, solo per totalizzare più transazioni e scalare così la classifica sulla app Io. Qualcuno arrivava a dividere i rifornimenti da pochi euro in decine di pagamenti bancomat: un procedimento consentito, che ha però per gli esercenti un alto costo in termini di commissioni.
«Giusto rinviare il super cashback a dicembre per dare il tempo ai tecnici di individuare soluzioni tecnologiche in grado di isolare le micro-transazioni quando sono opera di furbetti. Non è giusto che siano i gestori delle stazioni di benzina ad andarci di mezzo, inoltre ci sono stati moltissimi casi di micro-pagamenti sospetti, ragion per cui la classifica del cashback risulta già falsata», ha fatto sapere Bruno Bearzi, della Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti di Confcommercio.
L’associazione di categoria aveva anche proposto d’introdurre un limite (per le transazioni pari o inferiori a un euro) al numero di micro-pagamenti validi ai fini del cashback
Che è possibile effettuare nell’arco di un giorno nello stesso negozio, ma al momento questa strada sembra meno percorribile. I cittadini che hanno aderito al cashback sono attualmente 7,6 milioni: ma la misura, nata per combattere l’evasione e voluta dall’ex premier Conte, non piace all’attuale governo e il suo futuro non è chiaro. Bloccare il cashback già dal 2022 permetterebbe allo Stato di risparmiare un miliardo e mezzo di euro: per questo non è escluso che il super cashback venga del tutto abolito e non solo rinviato. A quel punto resterebbe solo il cashback ordinario, cioè l’incentivo fino a 150 euro a semestre per chi effettua almeno 50 transazioni in sei mesi.