MILANO – Una bella storia che ha l’odore di chicchi tostati e dolciumi: è quella dietro il presente e il futuro della Casa del caffè, uno dei luoghi da visitare custoditi nella città di Trento. Una torrefazione che ha origini lontane nel tempo, portata avanti dalla famiglia Torta e che ancora oggi si fa coraggio e guarda agli anni a venire. Leggiamo di questa attività dal sito ildolomiti.it.
Casa del caffè: basta varcare la porta per trovarsi immersi nel profumo di caffè e cioccolata
TRENTO – Immancabile tappa per molti turisti e indispensabile momento di relax per chi la città la vive tra lavoro, commissioni e lezioni all’università. Stiamo parlando della Casa del Caffè in via San Pietro oggi portata avanti da Roberta e Luca Torta assieme ad una equipe preparatissima. Un vero e proprio emporio che va avanti da ormai 110 anni e che anche ora, pur nelle restrizioni causate dalla pandemia, non si ferma lavorando a pieno ritmo.
La Casa del caffè, assieme a tante altre realtà cittadine, sarà protagonista nelle strisce del fumettista Flavio Rosati nel progetto lanciato assieme al Consorzio Trento iniziative. Con la partecipazione de ilDolomiti, per raccontare la nostra città, le sue passioni, l’inventiva, la caparbietà e l’impegno quotidiano messo dai cittadini.
La famiglia Torta, di origine veneta, ha rilevato il ramo d’azienda trentino nel 1958
A prendere in mano l’attività è Giorgio Torta, padre di Luca che arrivò dietro il bancone attorno al 1983 e la sorella Roberta qualche anno dopo.Dalla metà degli anni Cinquanta ad oggi il mondo è cambiato notevolmente, è cambiata la società, i suoi gusti e abitudini. E in tutto questo La Casa del caffè, però, è ancora qui perché ha saputo seguire l’evoluzione mantenendo la barra dritta sulla qualità con un orecchio ben attento per cogliere tutto quello che intorno si muoveva.
Oggi in via San Pietro si possono trovare miscele di caffè di qualità arabica, tè, infusi di frutta, cioccolato, gastronomia dolce italiana, mieli e marmellate e tantissimo altro. “Le persone inizialmente potevano trovare caffè, tea e spezie – ci racconta Luca Torta – ma poi l’evoluzione del mercato nel dopoguerra ha portato ad una riduzione della richiesta di spezie che si sono rivolte alla grande distribuzione. Mentre la specializzazione del dolciario è aumentata a dismisura. A fianco di caffè e tè si è inserita l’arte dolciaria e la cioccolateria sia italiana che internazionale”.
Il ‘padrone’ di casa rimane il caffè con tanto di torrefazione
Le tipologie sciolte in vendita sono circa 16 . Sono presenti una decina di miscele e dai sei agli otto monovarietali con caffè stagionali che derivano da microraccolti in determinati periodi dell’anno. Arrivano da tutto il mondo. Luca e Roberta non solo conoscono l’intera filiera di produzione del caffè, non solo si occupano della torrefazione ma cercano anche di farne conoscere la filosofia, il gusto spiegando le tante differenze che ci sono.
“Negli anni – spiega Luca Torta – il mercato del caffè è cambiato anche con l’arrivo della grande distribuzione. Il consumo in grande quantità ha lasciato spazio alla qualità. Una evoluzione naturale che ci ha portato a rimanere sempre all’ombra del campanile di San Pietro per non abbandonare la vita del centro storico di Trento”. Se negli anni il gusto e il prezzo dovevano incontrare famiglie con un portafoglio a bassa capacità di spesa ora, invece, è la ricerca del gusto e delle singole peculiarità del caffè a far da padrone.
C’è poi il settore della cioccolata che segue la stessa filosofia
Arriva da alleanze territoriali con grandi produttori in primis italiani di nicchia e poi è una ricerca attenta continua a quello che succede nel bacino italiano ma anche in altri Paesi.
Il piacere per il gusto ha portato negli anni la Casa del caffè ad integrare la sua ricerca di qualità con proposte di gastronomia dolce sia italiana che estera. Diventando una vera boutique del gusto. “Nell’offrire i nostri prodotti – spiega Luca Torta – cerchiamo anche di insegnare una filosofia. Le abitudini alimentari influiscono sul gusto che la gente si aspetta. Quello che noi vogliamo dare è dare al prodotto una filosofia di consumo”.
Filosofia che si può trovare anche in un’altra “costola” dell’attività rappresentata dall’Enoteca Grado 12 che si trova in largo Carducci.
Il tutto portato avanti grazie ad una forte equipe legatissima al territorio che è cresciuta negli anni. Sette dipendenti, alcuni storici, che rappresentano un’altra importante forza di questo mondo senza il quale Trento non sarebbe più la stessa.