lunedì 23 Dicembre 2024
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Una casa da tè a forma di palafitta? Il progetto di un architetto giapponese

L'architetto giapponese Terunobu Fujimori progetta questa casa da tè su palafitte e con materiali naturali, integrandola nella natura circostante del Museo Insel Hombroich, in Germania

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BERLINO – Gli amanti del tè saranno felici di sapere che esiste una casa da tè particolare, progettata da un architetto giapponese e ha le sembianze di una palafitta. Una vera e propria opera d’arte per rendere onore a una cerimonia orientale che si perde nel tempo. Leggiamo più dettagli dall’articolo di Alicia Naveros su elledecor.com.

Casa del tè per gli amanti dell’architettura

L’architetto giapponese Terunobu Fujimori ha installato una casa da tè, una palafitta su trochi, all’Insel Hombroich Museum, in Germania. Il progetto si ispira al Buddismo Zen, creando un luogo di incontro cerimoniale per gli appassionati di architettura ecologica per prendere il tè, costruito con materiali naturali e curando l’equilibrio con il paesaggio circostante.

La casa, installata a tre metri d’altezza, è realizzata in legno di robinia trattato con un processo di carbonizzazione che la protegge dalle intemperie e si trova su un tortuoso sentiero tra le chiome dei pini. Per accedervi, è necessario salire 19 gradini su una stretta scala di metallo. Per quanto riguarda gli interni, le pareti sono rivestite in rovere e un effetto trompe l’oeil fa sembrare il soffitto curvato verso l’interno. Tradizionalmente, le case da tè giapponesi sono allestite con tatami, ma qui i visitatori si siedono su panchine di forma organica.

La casa da tè Ein Stein può essere vista presso la Fondazione Insel Hombroich, situata nell’ex stazione missilistica di Hombroich, la prima base missilistica permanente della NATO in Europa, adattata nel 1994 dal collezionista Karl-Heinrich Müller come progetto a sostegno dell’arte. Heinrich Müller aveva un interesse speciale per la cerimonia del tè, così come per gli oggetti e le opere d’arte del contesto di questa tradizione secolare. La collezione della Fondazione comprende numerose ciotole da tè e altri bicchieri che venivano utilizzati nelle cerimonie, e da oggi ne espone una selezione mai mostrata prima.

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