MILANO – Il lockdown non ha tolto ai francesi la voglia e il piacere di concedersi un buon caffè, le vendite sono anzi aumentate in modo consistente: +24% in Gdo e addirittura +44%, durante il mese di marzo, per Carte Noire, marca numero uno nel dettaglio d’oltralpe, appartenente a Lavazza. Come ha spiegato Maurizio Cozzolino, direttore generale di Carte Noire, in un’intervista al canale televisivo Bfmtv, i consumi di caffè non hanno risentito del confinamento, anche se la pandemia ha ovviamente portato a uno shift dal fuori casa al canale domestico.
È interessante osservare in particolare – studi di mercato alla mano – che le abitudini si sono mantenute. E i momenti di consumo tradizionali nel corso della giornata lavorativa– in particolare il caffè dopo pranzato e la pausa caffè di metà pomeriggio – sono rimasti anche in smart working tra le mura di casa.
Come è stata gestita la supply chain da parte di Carte Noire durante il lockdown?
Non abbiamo avuto alcuna interruzione della catena di approvvigionamento e siamo stati in grado di garantire sempre regolarmente la produzione. E ciò principalmente in virtù di tre fattori, sottolinea Cozzolino.
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