VIENNA – Condividiamo il commento di Carlo Grenci, titolare di espresso.it – Napoli Quel Guji degli altipiani etiopi, padre di tutti gli Arabica svelato a cuore aperto con tre differenti livelli di tostatura zero, per esaltare le note dolci, leggera per la struttura fruttata liquorosa e la leggera acidità, scura per le note di cacao amaro.
Grenci racconta la sua esperienza
Elisa ha guidato sicura, senza sbandare di un centimetro regalando ai giudici una serie di sorprese: la miscela di singola origine per l’espresso, light sul fondo del filtro dark sopra e l’infuso di verde per la bevanda Ho seguito la prestazione di Elisa Molle davanti allo schermo. Ha guidato bene, sicura di sé, senza sbandare di un centimetro. Non riesco, a prima vista, a cogliere alcun errore nella sua performance; peccato per un volume forse un volume un po’ troppo alto della musica che copriva la descrizione, per il cappuccino, dell’armonia tra il dolce del latte e le note di cacao, così marcate nel suo Guji in versione “dark roast”.
Continua Grenci: Ricordo che si tratta di un caffè preparato al naturale e proveniente dagli altipiani etiopici; si potrebbe definire come uno dei “padri” di tutti i caffè Arabica presenti sul nostro pianeta. Ha preso questo fantastico caffè, lo ha “aperto” suddividendolo in tre dei suoi aspetti fondamentali semplicemente “fotografandone” l’espressione a tre differenti livelli di tostatura: 1) Zero: Infusione di caffè verde; predominanza di note dolci 2) Tostatura leggera per mettere in risalto la struttura fruttata, liquorosa e la leggera acidità 3) Tostatura scura per esaltare il corpo vellutato e le note di cacao (amaro) di questo caffè, donando persistenza di gusto Elisa ha dato modo ai giudici di comprendere ed assaporare ogni passaggio della sua preparazione senza stress, ma con delicata determinazione.
L’espresso
Dopo la miscelazione che ha costituito la sintesi dei componenti del suo signature drink (in una elegante coppa dal design molto ricercato), costituito esclusivamente da caffè, è passata a preparare l’espresso: il vero fulcro di questa competizione. Ha riempito il filtro con light roast sul fondo del filtro e dark roast sopra per conservare, nell’estrazione, tutta la freschezza del light roast aggiungendovi la corposità e la cioccolatosità della componente dark. (Mi è sembrato di notare una disomogeneità di caricazione fra la prima e la seconda estrazione; spero di sbagliarmi…) Se il caffè ha fatto fino in fondo il proprio lavoro e cioè se Elisa è riuscita ad ottenere veramente il meglio del gusto da questa estrazione … allora avrà guadagnato tanti punti perché è stata precisa, tranquilla e sicura di sé, ma i punti pesanti si ottengono sul gusto delle bevande; questo non bisogna dimenticarlo.
Grenci: Si è trattato di qualcosa di veramente speciale
Mai presentata fino ad oggi al WBC, apparentemente una contraddizione in termini: una miscela di singola origine ! Il cappuccino, come anticipato, è stato preparato con la sola componente dark del GUJI in quanto, quando il dolce del latte si sposa con le note di cacao amaro della versione dark, il risultato è una specie di cioccaccino naturale, senza alcun altro ingrediente oltre al latte ed al caffè. Schiuma lucida, brillante, di consistenza perfetta senza bolle, con un tulipano molto ben contrastato e simmetrico. Ottima latte art. Ma ancora una volta….. ciò che conta ai fini del punteggio è il gusto. Se Elisa è riuscita veramente a bilanciare dolcezza e cioccolatosità (amara) ….. sarà stato un capolavoro.
Con le dita debitamente incrociate attendiamo le valutazioni dei giudici WBC che, bisogna dirlo, anno dopo anno hanno un compito sempre più difficile .. Carlo Grenci Espresso.it SRL Napoli