MILANO – Joh. A. Benckiser (Jab) cala la scure su Caribou Coffee, l’importante catena di caffetterie americana. Con sede nel Minnesota, acquisita dalla holding della famiglia Reimann, a fine 2012, per 340 milioni di dollari.
Caribou Coffee la strategia futura
Il gruppo tedesco ha infatti reso noto, a inizio settimana, un drastico piano di ristrutturazione su scala nazionale, che prevede la chiusura, entro domenica, di un’ottantina di locali poco performanti.
In più, di qui al 2015, la rebrandizzazione di ulteriori 88 caffetterie, che assumeranno l’insegna di Peet’s Coffee & Tea. La torrefazione di Emeryville, California, che la stessa Benckiser ha rilevato la scorsa estate. Per una somma vicina al miliardo di dollari.
La proprietà non ha diffuso l’elenco dei punti vendita destinati a essere chiusi o ristrutturati
Secondo fonti stampa, Caribou contava, a fine 2012, 610 locali,;concentrati principalmente nel Midwest e nelle Grandi Pianure.
A detta degli analisti, la drastica cura dimagrante mette a rischio le insegne di Caribou Coffee in almeno una decina di stati.
Indiscrezioni raccolte dall’autorevole quotidiano Chicago Tribune paventano almeno un migliaio di esuberi.
“Negli ultimi mesi abbiamo rivisto le strategie di business con una valutazione puntuale delle nostre performance per ogni singolo mercato volta a stabilire quale possa essere il nostro posizionamento migliore in una prospettiva di crescita a lungo termine – ha dichiarato in un comunicato il ceo di Caribou Coffee Mike Tattersfield aggiungendo che, al termine della transizione, il marchio Caribou avrà 468 caffetterie in 8 stati americani e 10 mercati internazionali.
Peet’s Coffee & Tea conta attualmente poco meno di 200 locali.
Oltre che in California opera con le sue caffetterie negli stati di Washington, Oregon, Colorado, Illinois e Massachusetts.
È presente inoltre in importanti scali aeroportuali (tra cui il Jfk di New York), nei campus di alcuni prestigiosi atenei californiani e nelle stazioni di servizio Bart.
Nel 2007 ha inaugurato un moderno stabilimento ecosostenibile ad Alameda (California).
Gli analisti si interrogano sul significato di questa mossa. È opinione di alcuni di essi che la nuova proprietà punti a valorizzare il marchio Peet’s considerato di maggiore prestigio.
Nei locali rebrandizzati sarà comunque molto probabile un cambiamento di clientela visti i prezzi più elevati e il target diverso rispetto a quello tradizionale di Caribou.