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CARBONELLI – L’espresso napoletano 2.0: “Ecco com’è diventato il caffè del Web”

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MELITO (Napoli) – Carbonelli, l’espresso napoletano 2.0. “Ecco com’è diventato il caffè del Web”CINQUE miscele di caffè in grani o macinato fresco. Quattro disponibili anche in cialde e capsule.

Materia prima tostata a legna di quercia stagionata, come si faceva una volta. E come la Torrefazione Caffè Carbonelli continua a fare dal 1981 a Melito di Napoli.

Il timone negli anni è passato dal fondatore Pietro Carbonelli ai figli Luigi e Luca. Ed è proprio nel 2006 che, per contrastare la crisi del mercato interno – d’altronde presidiato da decine di concorrenti – l’azienda ha imboccato con decisione la strada del Web per vendere i propri prodotti.

Caffè industriale in polvere e cialde sugli scaffali dei supermercati avevano infatti messo a rischio la sopravvivenza della torrefazione artigianale, all’inizio concentrata sulle vendite locali.

In otto anni, prima su eBay (dove ancora vende col 100 per cento dei feedback positivi) e poi con il proprio negozio online, Carbonelli è diventato di fatto il caffè del Web. Fra gli ultimi riconoscimenti il premio Innovazione e Ict per il marketing digitale e l’e-commerce allo Smau 2013.

Al centro della rinascita di Caffè Carbonelli c’è dunque la Rete. Presidiata con una presenza forte sui canali social, oltre che con un attento e completo servizio clienti, che si snoda attraverso i profili Facebook, Twitter, Google+, Instagram, YouTube e addirittura Vine e Pinterest, dove c’è un gustoso catalogo online.

Il caffè di Melito di Napoli è ovunque. Tutti tentacoli del cuore del progetto: Il salotto del caffè.

Un blog aziendale che va molto oltre un mero elenco di post: “Forse è il primo corporate blog basato sulle dinamiche del crowdsourcing per un aumento dell’audience e una strategia di coinvolgimento di nuovi clienti” racconta Luca Carbonelli.

Lì si parla di tutto: cucina, sport, medicina, marketing, attualità, arte. E del magico espresso napoletano, ovviamente.

Spesso con l’intervento di professionisti ed esperti ospitati dal blog. Proprio come accadrebbe in un vero locale, rassicurati da una buona tazzina di caffè.

“Siamo cultori, studiosi di economia, viviamo nell’era della comunicazione, e siamo appassionati d’arte – si legge sul sito – il nostro intento è unire le nostre competenze per riuscire a creare, a dar vita a un caffè che non ci interessa presentare come il più buono o il più bello, ma semplicemente come il nostro caffè. Che si distingua dagli altri in commercio grazie all’amore e alla passione con cui è lavorato”.

Fra l’altro, è in arrivo anche un’app gratuita per iPhone.

“Per me un sapiente uso dei social è un modo di aprire le porte dell’azienda a sette miliardi di potenziali clienti – continua uno dei due titolari – i social, ognuno usato in modo funzionale, con dinamiche che differiscono l’uno dall’altro, possono essere per le piccole e medie imprese la vetrina, quella pubblicità intelligente che in forma tradizionale costerebbe la messa a disposizione di un budget impensabile”.

Massima interazione dunque, non solo tramite la diffusione di promozioni e offerte ma anche puntando sulla cultura del prodotto e del suo retroterra.

E poi rivolgendo lo sguardo verso i mercati esteri, che già valgono il 20 per cento del fatturato.

Una scelta non semplice, quella di digitalizzare vendite e distribuzione, soprattutto sotto il profilo economico. Tanti gli ostacoli: costi di spedizione, burocrazia e tassazione.

Ma il cambio di pelle verso il Web 2.0 è stato ripagato dagli ottimi risultati degli ultimi anni. Caffè Carbonelli è cresciuto in alcune fasi a doppia cifra e dai 120 metri quadrati l’azienda ha traslocato in una struttura di 600, ha acquistato nuovi macchinari e assumerà personale.

“La cura di tutto ciò che vedi online è diretta da me in prima persona – racconta Luca Carbonelli – la mia filosofia aziendale, soprattutto nell’uso dei social per la crescita del brand, è che tutte le informazioni debbano passare per un ufficio interno all’azienda. Quindi difficilmente affideremo la gestione all’esterno, ma preferiamo formare internamente delle figure pronte a questo tipo d’interazione con gli utenti e i clienti”.

Come se non bastasse, a breve Il salotto del caffè, cioè il blog, diventerà anche un format vero e proprio di tavole rotonde che ospiterà piccoli imprenditori che hanno rilanciato la propria azienda grazie al digitale. Primo incontro a metà febbraio.

Per leggere la notizia completa: http://www.repubblica.it/next/eccellenze-in-digitale/2014/01/29/news/caff_carbonelli-77223955/

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