MILANO – La spinosa questione della sostenibilità delle capsule, in particolar modo quelle Nespresso, continua ad alimentare le discussioni nel settore. L’azienda leader nella produzione di questo prodotto a tal proposito, è sempre in prima linea in diversi progetti attivi proprio nel rispetto dell’ambiente. Uno degli esempi in cui Nespresso è coinvolta è la collaborazione tra la multinazionale Nestlé con Caran d’Ache, produttrice di matite. Insieme, hanno ideato il progetto 849 Nespresso per il riciclo delle capsule di allumino in penne. Vediamo i dettagli dal sito innaturale.com.
Caran d’Ache, una penna fatta di Capsule Nespresso
La penna a sfera 849, prodotta da Caran d’Ache, è tra le più iconiche dell’azienda. In questa occasione viene rivista come protagonista di un nuovo progetto dedicato alla sostenibilità, in modo da sfruttare le capsule Nespresso già utilizzate.
La nuova penna si chiamerà 849 Nespresso
E avrà un design elegante basato sulla classica forma esagonale. Sarà prodotta in un numero limitato di pezzi, una sorta di proof of concept per dimostrare le possibilità di riciclo per l’alluminio che compone le capsule di caffè. Anche il packaging sarà ecofriendly e le cartucce di inchiostro interne garantiranno una durata di oltre 600 fogli A4.
Se è vero che le capsule di caffè sono comode e pratiche da utilizzare, è altrettanto vero che sono più difficili da smaltire
Le cialde possono essere semplicemente eliminate con l’umido, mentre per le capsule come quelle Nespresso occorre un procedimento più complesso. Prima di buttarle dovrete: Separare la plastica dall’alluminio; buttare il caffè all’interno nell’umido e gettare plastica e alluminio secondo le disposizioni del comune.
Fate comunque attenzione a quello che riportano le scatole sulla loro confezione. Perché alcune aziende utilizzano materiali biodegradabili che possono essere smaltiti direttamente nell’umido.