MILANO – Cappuccino, il cocktail a base caffè apprezzatissimo a colazione dagli italiani e durante tutta la giornata dal resto del mondo. Ma quanto ci costa? La risposta è: Paese che vai, cappuccino che trovi. Per quanto riguarda i prezzi in effetti questa ricetta varia a seconda della zona.
Da una mappa dell’Europa che mette in evidenza le voci sul menù del cappuccino in 44 paesi del continente, che riprendiamo dal blog girando per il mondo, i dati – raccolti da Numbeo, un ampio database sui costi della vita con le informazioni sul caffè basate sulla partecipazione della comunità – raccontano una storia precisa.
Tanto per cambiare, il Paese europeo in cui si paga di meno il cappuccino è proprio la sua madre patria, ossia, l’Italia, che si posiziona come il più conveniente, con un prezzo medio di 1,56 euro – più economico persino rispetto alla Grecia, dove la media si attesta sui 3,19 euro -.
Cappuccino tricolore, il più cheap dell’Europa occidentale
Non è esattamente una buona notizia, ma se si pensa che nel Bel Paese persino l’espresso non può andare oltre l’euro – pena il malcontento generale e, nel peggiore dei casi, gli scontrini che diventano virali per 20 centesimi di troppo – allora tutto quadra: se il caffè costa così poco, non stupisce così tanto che anche il cappuccino stia così in basso nella classifica dei prezzi.
Resta da chiedersi innanzitutto il perché e poi il come: si sa e se ne parla spesso su queste pagine, i costi a ribasso sono spesso sinonimo di scarsa qualità della materia prima usata o di condizioni poco trasparenti sul trattamento del personale.
E allora, la domanda successiva dovrebbe essere: va bene avere il primato del cappuccino più conveniente in Europa, quasi fosse un vanto, oppure è il momento di osservare in maniera critica questa mappa?
Il dibattito è aperto.