I caffè speciali, gli specialty coffee, sono al centro di un nuovo ed entusiasmante Rinascimento in tutta Italia. Questo è stato confermato con l’introduzione del marchio torinese 1895 by Lavazza nel cuore di Napoli (ne abbiamo parlato qui), nel Grand Hotel Parker’s che è il più antico della città partenopea. In proposito abbiamo intervistato Michele Cannone, Lavazza Global Brand Director Away from Home.
E proprio Cannone ci ha raccontato il nuovo rapporto dell’industria di settore con lo specialty coffee, le speranze per il futuro di 1895 by Lavazza e la continua evoluzione del caffè in Italia. Leggiamo di seguito le sue considerazioni.
Cannone, che cosa ci dice di questo sbarco a Napoli, la porta della Campania e del sud?
NAPOLI – “Essere qui oggi a Napoli ha un significato molto particolare: l’obiettivo è quello di dare il nostro contributo nel raccontare la storia del caffè in chiave contemporanea.
Siamo qua nella città dell’eccellenza, del vivere bene, del gusto, dei profumi. La metropoli che celebra questo rito quotidianamente nella vita di tutti i napoletani.
Rispettiamo le tradizioni, rivedendole con uno sguardo rivolto al futuro e un caffè che si ripresenta in chiave innovativa, che ha il codice dell’espresso tipico napoletano dal punto di vista organolettico, ma che racconta la storia di eccellenza di caffe unici come le varietà che lo compongono Arara e Catucai, di chi lo produce, delle due Finca del Brasile, Matilda e Primavera situate nello stato del Minas Gerais, da cui abbiamo selezionato i due caffè.
Lo comunichiamo anche adottando le migliori tecnologie disponibili: questo è il caffè primo tracciato in blockchain da Lavazza.
È potuto accadere grazie a una partnership stretta con queste due Finca brasiliane: con il loro contributo abbiamo costruito una piattaforma blockchain che traccia il chicco da dove nasce sino a dove viene consumato.
È un espresso contemporaneo che piacerà a tutti. Sarà buono e consapevole. Sicuramente sostenibile.”
Cannone, come hanno reagito i pasticceri e i ristoratori a queste proposte di 1895 by Lavazza?
“C’è un crescente interesse verso il caffè inteso come un prodotto che può qualificare la loro offerta e può ulteriormente rendere uniche e distintive le loro attività, valorizzandole. Questo è l’elemento più importante emerso oggi, insieme a tanta curiosità e alla voglia di innovare e crescere.”
Un nuovo rapporto con il caffè…
“Sì. Nuovo, ma direi piuttosto consapevole.”
Abbiamo detto pasticceri, grandi chef, baristi: 1895 by Lavazza sta raccogliendo consensi tra gli specialisti. Qual è il bilancio a oggi?
“Molto buono. Coloro che praticano e predicano l’eccellenza hanno colto l’essenza di questo progetto e sono i primi che lo fanno vivere nelle loro realtà quotidiane. Questo ci fa ovviamente molto piacere e ci rende consapevoli che c’è voglia di innovare e di raccontare il caffè attraverso codici diversi e più contemporanei.”
È più facile penetrare con gli specialty attraverso la pasticceria che nei menù della ristorazione?
“Questa è una missione condivisa da ciascuno di questi professionisti. Entrambi, pasticceri e chef, esprimono ognuno nel loro modo migliore, l’eccellenza. Chi riesce a cogliere l’importanza del caffè è anche chi meglio interpreta e che poi raccoglie più i frutti di questo lavoro, investendo nel rendere più vicino questo mondo ai consumatori. Non si può fare una classifica tra queste due categorie di professionisti.”
Il caffè è un’emozione: presentare a Napoli il caffè Noble Volcano cosa significa?
“E’ figlio anche un po’ del destino. Abbiamo raccolto l’invito del team del Parker’s rispetto a un loro obiettivo di far vivere il caffè di Napoli in una veste nuova.
Durante un primo incontro ci siamo resi conto di questa opportunità: dalla terrazza in cui ci troviamo adesso si vede proprio il Vulcano. Così il nome è nato qui, osservando il Vesuvio e lasciandosi ispirare dal panorama fantastico. Prendendo spunto da questo magnifico luogo.”
Cannone, a Host lei ha affermato che un locale deve diventare una destinazione, non basta più una location. La proposta degli abbinamenti con 1895 by Lavazza possono inserirsi in questa evoluzione?
“Credo che qualificare l’offerta sia sempre più necessario, visti anche i tempi che stiamo vivendo. Dobbiamo far sì che i consumatori trovino un senso in ciò che fanno quando consumano fuori casa.
Qualificare l’offerta, renderla distintiva e unica è davvero determinante. 1895 by Lavazza sicuramente ha anche questo ruolo e questa è la grande opportunità che vediamo, senza dimenticare mai il rito, ma qualificandolo. Questo è l’obiettivo di tutto il nostro team, nel portare cultura attorno alla tazzina.”
Cannone, si potrebbe inserire il discorso dei 1895 by Lavazza anche tra i Coffee Defenders che oggi già servono la linea La Reserva iTierra!?
“Sono due linee di caffè diverse tra loro: con 1895 by Lavazza andiamo alla ricerca della rarità, della distintività e unicità. Sono quelli che hanno molto da raccontare e da regalare al palato. La Reserva iTierra! ha l’obiettivo di celebrare la bevanda in un’altra ottica: il chicco visto attraverso uno degli angoli più importanti e attuali, la sostenibilità.
Abbiamo con questa gamma celebrato il grande lavoro svolto con la Fondazione Lavazza, promuovendo i progetti avviati con i produttori di caffè in giro per il mondo. Accelerando un percorso di sviluppo di una filiera sostenibile.
I due progetti vanno in parallelo e questo ci permette di comunicare il caffè attraverso i due codici che crediamo sempre più rilevanti: eccellenza e sostenibilità.”
l caffè specialty, il caffè buono, senza difetti non basta già più?
“Oggi buono non basta più. Poi buono molto spesso è qualcosa di legato a un percepito di bontà. Nel mondo del fuori casa sempre di più i prodotti e ancor prima i brand devono diventare ingredienti delle migliori esperienze. Perché da consumatori scegliamo e vogliamo vivere un’esperienza, frutto di qualità, di servizio, del bello, del buono: tutti questi elementi insieme sono quelli che ci lasciano ricordi particolari e sono il motivo per cui uno va fuori casa, non per soddisfare dei bisogni primari.”
Caffè speciali e cambiamento climatico: ce ne saranno sempre? cambierà qualcosa? Quando? Lavazza come sta agendo sul campo?
“Approcciamo il mondo dello specialty attraverso 1895 by Lavazza. Il fattore climatico è in corso e influenzerà alcune scelte: quando si parla di specialty ci si muove in un segmento relativamente piccolo. Le stime ci raccontano una penetrazione degli specialty attorno al 5/6% del mercato, in forte crescita.
C’è ancora potenziale di sviluppo: è chiaro che gli effetti climatici avranno il loro effetto. Ancora attenzione quindi alla materia prima e al problema di questo fenomeno: ma vediamo che ancora le due cose sono piuttosto disgiunte tra loro.”
1895 by Lavazza punta molto sull’effetto wow, per esempio a Identità golose lo scorso aprile. E’ una cosa che può funzionare con il consumatore oppure è ancora troppo d’avanguardia fuori dalle fiere?
“Con 1895 cerchiamo di coniugare il bello e buono che insieme ci aiutano di solito a percepire meglio ciò che stiamo facendo. Non possiamo tralasciare il bello, che è il miglior veicolo dell’eccellenza.
1895 by Lavazza si porta dietro questi due attributi: capire il caffè e degustarlo, passa attraverso un processo educativo che noi stimoliamo con il pairing, le scoperte, gli abbinamenti, i luoghi e i contesti dove il bello e il buono si uniscono e raccontano la storia, quella di 1895 by Lavazza e del caffè.”
Che sorprese ci dobbiamo aspettare per il futuro di 1895 by Lavazza che già adesso si innova continuamente ed a grande velocità?
“Innanzitutto dobbiamo consolidare ciò che stiamo facendo. Con 1895 by Lavazza continueremo a guardare l’evoluzione dell’eccellenza del caffè, alla ricerca di nuovi trend e corsi.
Uno dei temi che sicuramente che analizzeremo e approfondiremo è quello della biodiversità: garantire un futuro al caffè è fondamentale.
Così come rendere più consapevoli i consumatori, attraverso un percorso che coniuga la sensibilità e il gusto. Questi i due attributi che ci accompagneranno nel futuro.”