MILANO – Alla vigilia del WBC, World Barista Championship, il campionato mondiale di caffetteria in porgramma da giovedì a domenica a Seul e guardando verso Sigep 2018, Sonja Grant (FOTO in alto). Il membro della Sca, Specility coffee association ma anche barista, torrefattrice e barista trainer islandese, dà il suo contributo per comprendere al meglio gli attuali cambiamenti del settore del caffè. Una discussione davvero utile per approfondire lo sviluppo di un mercato sempre più in espansione. Soprattutto grazie alla promozione dei Campionati italiani baristi.
Sonja Grant. L’intervista
Qual è il valore dei sette campionati italiani?
«Dai sette campionati italiani usciranno i 7 ambasciatori dell’Italia. Questi poi promuoveranno le specialità del caffè italiano e rappresenteranno l’Italia nel campionato mondiale.
Questo contribuisce in modo affascinante ed importante allo sviluppo del settore della torrefazione e della caffetteria in Italia.
I sette campionati WCE sono incentrati su diverse professionalità per dare l’opportunità ai professionisti del mondo del caffè di partecipare nel rispettivo campo d’interesse.
I mesi/anni di preparazione che precedono i campionati sono un percorso importante per la crescita professionale di ogni partecipante. Rappresentando così un valore aggiunto per l’industria italiana del caffè.»
In che modo i campionati contribuiscono alla crescita del settore del caffè in Italia e nel mondo?
«Il principale contributo riguarda lo sviluppo e l’uso di attrezzature. Assieme al controllo di qualità della torrefazione e quello di qualità delle bevande. Sono un fattore importante nella gestione delle caffetterie in Italia.
I campionati contribuiscono a trovare “standard” regolamentati che possano adattarsi alla maggior parte delle culture; che siano quindi spunto di discussione e costituiscano la piattaforma per lo scambio di opinioni.
Rappresentano inoltre un percorso per incentivare il settore a promuovere la ricerca e risultati che possano adattarsi alla maggior parte delle culture.
Questo avviene a livello nazionale in ogni paese in cui si svolgono campionati nazionali. Questi aiutano il mercato locale a crescere e a diventare parte di un’industria internazionale del caffè più ampia.»
Ci sono stati cambiamenti particolari nei campionati durante le precedenti edizioni?
Ci sono state evoluzioni per quanto riguarda le gare dei campionati?
«I campionati sono in continuo cambiamento e sviluppo. Ogni anno sempre con maggiore offerta in termini di formazione, ricerca e tecnologia.
Un aspetto positivo dei campionati è che sono ancora relativamente recenti (WBC 2000, WLAC e WCIS 2005, Brewers 2012, Roasting 2014).
Quindi ogni anno ci sono nuove scoperte e norme e la guida all’interno del WCE serve appunto per attuare e chiarire le normative.
Nel corso degli anni si sono verificati molti sviluppi con un conseguente aumento degli standard di professionalità nel settore del caffè.»
In quale modo la partecipazione a questo genere di competizioni influisce sulla carriera dei baristi?
«L’aspetto più importante è il percorso di formazione e di acquisizione di conoscenze durante la preparazione per il campionato.
Si lavora sodo (a volte dico che si versano sangue, sudore e lacrime) ma ne vale veramente la pena, perché questo fornisce ai baristi conoscenze altrimenti difficili da acquisire senza l’obiettivo finale, ovvero i campionati.
Questi consentono la crescita professionale all’interno del settore rendendo onore al lavoro artigianale. E questo apre le porte all’opportunità di viaggiare e conoscere baristi di diverse culture.
Esistono infinite possibilità per i baristi di cogliere le diverse opportunità che ne conseguono. Per un barista che desidera intraprendere una carriera nel settore del caffè, un buon modo per cominciare è partecipare come concorrente o volontario ai campionati.
Costruire ed intessere relazioni, imparare dalle conoscenze che vengono espresse nell’ambito dei campionati. Sia dagli altri concorrenti, dai giudici, dagli organizzatori, dai volontari e dagli sponsor.
Chi è Sonja Grant
Sonja Björk Grant è una barista e trainer per baristi islandese. Dal 1995 lavora negli Speciality Coffee. Nei primi 13 anni di attività ha lavorato per Kaffitar, in Islanda, come barista, allenatore e direttore generale, controllo di qualità. E si è anche occupata della creazione di materiali di formazione.
Nel 2008 ha fondato e gestito la prima caffetteria ispirata alla cosiddetta terza onda in Islanda, Kaffismiðja Ísland. Dopo cinque anni lo ha venduto al suo ex partner commerciale.
Nell’autunno del 2016 è tornata in attività ed ha fondato una torrefazione, Kaffibrugghúsið, una caffetteria, e un centro di formazione.
Sonja è uno dei pionieri del World Barista Championship e di altri concorsi per baristi organizzati dal World Coffee Events (WCE).
Lei stessa sorveglia e ha contribuito in modo importante allo sviluppo del sistema di valutazione delle competizioni fin dall’inizio dei campionati.
È stata coinvolta nel giudicare e organizzare campionati in tutto il mondo, a partire dal 2000, come rappresentante volontario del WCE. Ed è uno dei giudici dei capi dei Campionati del WCE ultimi 16 anni.
Sonja è stata premiata come SCAE’s Trainer / Teacher Of The Year in Europa.
Per SCA forma trainer e viaggia in tutto il mondo, offrendo colloqui, seminari e workshop didattici. Sonja è una dei presidenti della WCE, membro del consiglio di amministrazione e ha coordinato nel corso degli anni vari comitati.
Ha lavorato con SCAE e SCAA, ora con Sca, ed è uno dei trainer/insegnanti del programma WCEP e dei giudici certificati per i concorsi internazionali.
